Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Stop al Betile, un ecomostro abusivo»

Fonte: La Nuova Sardegna
24 luglio 2008

GIOVEDÌ, 24 LUGLIO 2008

Pagina 6 - Sardegna

Interpellanza del deputato Pdl al premier Berlusconi. «Anche il Comune di Cagliari ha detto no»


Pili: il progetto nasconde una grande speculazione immobiliare a Sant’Elia
CAGLIARI. «Il Betile è un ecomostro abusivo, in contrasto con tutte le norme paesaggistiche e urbanistiche, uno sperpero inutile di denaro pubblico e nasconde una grande speculazione immobiliare ai danni del quartiere di Sant’Elia». Lo sostiene il parlamentare del Pdl Mauro Pili in un’ interpellanza a tre ministri e al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
L’ex presidente della Regione chiede al governo di bloccare il progetto già bocciato dal consiglio comunale di Cagliari e di riassegnare alla stessa città quelle risorse finanziarie per riqualificare il quartiere di Sant’Elia raccordandolo con il centro della città.
«E’ uno spreco di denaro pubblico - sostiene Pili -: Cagliari e la Sardegna hanno bisogno di infrastrutture utili allo sviluppo e alla crescita, e soprattutto non è accettabile che vengano tolti 200 miliardi di vecchie lire alla cultura sarda per realizzare una struttura inutile e fuori luogo». Per il parlamentare del Pdl «il Betile è abusivo sotto ogni punto di vista, è vietato dal piano paesaggistico regionale, è vietato dal Piano Urbanistico comunale, viola tutti gli standard paesaggistici e urbanistici. Il Betile è inoltre un cavallo di troia, serve per aprire il fronte ad una grande potenziale speculazione immobiliare ideata dalla Regione ai danni degli abitanti di Sant’Elia con previsioni tra i 600mila e un 1,1 milione di metri cubi».
Nell’interpellanza, Mauro Pili ritiene il Betile «uno schiaffo alla civiltà nuragica che non può trovare posto in uno pseudo museo che sottrarrebbe alla cultura sarda ingenti risorse, sia europee che regionali, per i prossimi anni. Il Betile è l’esempio più lampante di una cultura coloniale che impone stereotipi fuori luogo, calati dall’alto, senza alcun rispetto del paesaggio e senza alcun legame con il territorio. Per queste ragioni il governo deve bloccare quell’opera inserita nel programma dei 150 anni dell’unità d’Italia».
Secondo il deputato di Iglesias «il governo deve individuare insieme al comune di Cagliari le nuove opere da finanziare in quel contesto, sapendo che la priorità assoluta è la riqualificazione del quartiere di Sant’Elia Elia e la necessità di collegare la via Roma con l’asse mediano e l’aeroporto. Un intervento utile al significato dell’Unità d’Italia».
Pili ha allegato all’interpellanza i documenti del Comune di Cagliari che «non lasciano adito a dubbi. La Regione attraverso Area, ex Iacp, ha ipotizzato scenari indefiniti lasciando intendere un aumento volumetrico tra i 600mila e il milione di metri cubi. Non si tratta di riqualificazione, ma di una potenziale speculazione immobiliare, soprattutto se si parla di realizzare alberghi sulle pendici di Sant’Elia. Come dire mandiamo nell’entroterra gli abitanti di Sant’Elia e sul fronte mare realizziamo alberghi. Ma - conclude Mauro Pili - chi deve realizzare questi alberghi? Gli stessi dell’elicottero? O saranno fatte gare simili a quella di Saatchi e Saatchi?». (r.re.)