Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Ai Fenicotteri compare il multisala

Fonte: La Nuova Sardegna
26 luglio 2010


Approvazione-lampo per la variante proposta dal gruppo Zuncheddu



EDILIZIA E AFFARI Cambia il progetto delle megatorri di Santa Gilla taglio agli edifici più alti, crescono i più bassi

MAURO LISSIA

CAGLIARI. Il costruttore-editore Sergio Zuncheddu cambia strategia: ormai bocciato il progetto di vendere parte delle nuove torri di Santa Gilla alla Regione ha deciso di modificare l’altezza degli edifici e di realizzare nel complesso edilizio un cinema multisala.
E’ già tutto fatto: la giunta comunale ha esaminato a tempo di record la variante al programma integrato di riqualificazione urbana della società ‘I Fenicotteri’ e l’ha approvata il 14 luglio scorso, appena ventiquattr’ore dopo che l’azienda di Zuncheddu ha presentato con una nota un’ulteriore variante del progetto. Il 23 luglio scorso la delibera dell’esecutivo presieduto dal vicesindaco Maurizio Onorato è stata approvata in commissione urbanistica e con un’accelerazione straordinaria la presidenza del consiglio comunale l’ha inserita all’ordine del giorno dell’assemblea per il 27 luglio, martedì prossimo. Ma a parte la velocità, semplicemente inedita, stupiscono le motivazioni con cui la giunta ha dato il suo assenso alla variante: per gli assessori comunali si tratterebbe di una modifica «non sostanziale, in quanto riguarda esclusivamente variazioni delle tipologie edilizie e delle destinazioni d’uso, mantenendo inalterati i parametri essenziali del piano attuativo». Come dire che la giunta non considera rilevante l’impatto che un cinema multisala provocherà sul viale Sant’Avendrace, malgrado sia la relazione stessa allegata alla delibera a segnalare come il numero di posti-auto risulti ridotto a causa dello spostamento delle aree in cessione per parcheggi pubblici: con la variante approvata in questi giorni passano tutte al secondo piano interrato, mentre alcuni parcheggi a raso contigui alla via Nuova spariranno del tutto per lasciare spazio al verde. Altri volumi «in cessione», probabilmente quelli dove dovrebbero trovare posto gli asili per i dipendenti comunali e regionali, andranno al primo piano del complesso polifunzionale «in due distinte unità immobiliari non adiacenti». Insomma: Zuncheddu ha rimescolato le carte del progetto e ridistribuito i volumi, compresi quelli delle torri. Quelle più alte saranno abbassate di un piano, da quindici a quattordici livelli. Le altre due saliranno di due, passando da dieci a dodici. Gli edifici direzionali verranno infine abbassati da otto a sei piani. Per i tecnici comunali i conti delle volumetrie ritornano. Resta il punto interrogativo sul perchè di questa sforbiciata sui livelli più alti, decisa quando gli edifici sono arrivati ormai alla fase del completamento. Un intervento che non ridimensiona il progetto ma che sembrerebbe ridurne sia pure di poco l’impatto visivo: la linea del colle di Tuvixeddu sarà comunque oscurata completamente.
Il primo commento arriva dal consigliere comunale Andrea Scano (Pd): «Ancora una volta osserviamo con sconcerto, ma senza più stupirci, la politica dei due pesi e due misure del comune di Cagliari». Denunciato il cammino-lampo della variante per Santa Gilla Scano ribadisce: «Evidentemente i grandi padroni del mattone dettano l’agenda dei lavori a una maggioranza di centrodestra sempre più accartocciata su se stessa e incapace di decidere su tutte le questioni vitali per la città». Poi Scano rincara la dose: «I tempi rapidissimi coi quali volano i fenicotteri e i loro progetti non sono gli stessi delle normali pratiche edilizie dei comuni cittadini, abituati ad attendere mesi o anni prima di ricevere risposte».
Il complesso di Santa Gilla è stato alla fine dello scorso anno all’attenzione della Procura della Repubblica, che partendo dalle segnalazioni delle associazioni ecologiste aveva affidato al Corpo Forestale un accertamento sulla conformità di altezze e volumi al progetto approvato dal Comune. Tutto era risultato in regola.