Oltre ogni (Zero) Assoluto

Scrivere è come baciare, solo senza labbra ( Le ho mai raccontato del vento del Nord , Daniel Glattauer, Feltrinelli).
Matteo Maffucci scrive molto e scrive bene. Canzoni, libri, storie. Scrive di amori che sono, o che sono stati, o chissà. Scrive di ragazzi che saranno uomini e di ragazze che saranno donne. Scrive cosa succede ad avere trent'anni, eppoi ritrovarsi a pensare a quella volta, al mare, così bambini che neanche si arriva alla maniglia della porta di casa, con le scarpette di plastica e i capelli incrostati di sale.
Thomas non c'era ancora. Thomas è arrivato a scuola, liceo classico Giulio Cesare, banchi di formica verde e cartine sbilenche - e la d di De Gasperi stava prima della m di Maffucci, nel registro dell'appello, ma sono finiti seduti vicini; a studiare, a ridere, a sognare. A scrivere.

Un giorno d'estate arrivano a Cagliari; il sole brucia l'acciaio delle transenne di un programma che si chiama Top of The Pops e a luglio esce dalla tv e va nelle piazze. I Negrita cantano Magnolia , e Ilary Blasi, che non è ancora la signora Totti, presenta, strillando. Maffucci e De Gasperi hanno già quattro singoli ma non ancora un disco. Cantano Tu come stai - è successo cosa non so tu lo dirai, fino a ieri andava tutto bene come mai?, dimmi cosa credi tu non sai, dimmi cosa credi tu non vuoi, dimmi che sei sempre tu chi sei, dimmi adesso se ti va . Quando scendono dal palco c'è una ragazzina che li guarda, sorride, solleva gli spalle: «Ma chi sono questi Zero Assoluto?».

Due anni dopo gli Zero Assoluto vinceranno tutto quello che c'era da vincere, dischi d'oro e Festivalbar; canteranno a Sanremo; saranno in classifica, saranno alla radio, saranno alla televisione.

Matteo Maffucci risponde al telefono da Bari. A Cagliari ci arriverà stamattina, per fare festa alla radio - lui, che la radio la fa ogni sera, «la radio che racconta il quotidiano, le canzoni che raccontano un dettaglio del quotidiano».
Matteo Maffucci, 32 anni, romano.
Thomas De Gasperi, 33 anni, romano.
Loro, gli Zero Assoluto.
Uno legge Glattauer, e te lo consiglia, e abita in una casa con il pavimento di cristallo. L'altro ha la mamma tedesca e il padre sardo, i capelli sugli occhi, un gatto che si chiama Filippo, sembra il più timido.
«Ma è Thomas l'artista».
E lei cos'è?
«Cosa sono? Sono un generatore di idee».
Perché Matteo Maffucci, nell'ordine: a)scrive canzoni; b)compone musica; c)pubblica romanzi; d)inventa programmi per la tv; e)conduce i programmi che inventa per la tv; f) inventa programmi per la radio; g)conduce i programmi che inventa per la radio.
«Perché nella vita bisogna farsi domande. Tante domande, sempre domande. Ma io ho capito una cosa, sa?»
La spieghi anche a noi.
«Chi si fa domande è sano».
E se non trova le risposte?
«Lo è ancora di più».

Filosofia da Zero Assoluto. Che suonano in Francia, e in Argentina, e in Germania. Che cantano storie lievi, accennate, pastello.
Due colonne sonore per due film di Federico Moccia. Stessa visione dell'amore?
«Non conta la visione, ma l'onestà con cui racconti le storie d'amore».
E lei?
«Io cerco una donna che mi folgori - ma che mi folgori davvero, mi folgori con la sua luce di stella che brilla di luce propria: con me o senza di me. Altrimenti tra una donna che ti vuole sposare perché tutte le sue amiche si sono già sposate e una partita a calcetto, guardi, noi uomini trentenni mica abbiamo dubbi su cosa scegliere».
La partita a calcetto: crescere mai?
«Guardi, a me questa cosa dei bamboccioni proprio mi infastidisce. Viviamo un precariato economico e sentimentale lungo e continuo: cosa crede, che a trentacinque anni ci faccia piacere dividere il bagno con padre/madre/tre fratelli? No».

E allora avete voglia a chiamarlo pop, questo degli Zero Assoluto. Che qua va a finire che nessuno, meglio di loro, sta raccontando i trentenni di oggi. Con una canzone, o con un libro, o con una storia, che scrivere è come baciare, solo senza labbra.
FRANCESCA FIGUS

23/07/2010