Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Rinviati a fine agosto i sogni sui baretti

Fonte: La Nuova Sardegna
21 luglio 2010

MERCOLEDÌ, 21 LUGLIO 2010

Pagina 2 - Cagliari

Ancora niente conferenza di servizi della Regione per valutare i progetti presentati dalla coop

CAGLIARI. I baretti sono uno dei pezzi forti della spiaggia cagliaritana, ma continuano a non avere vita facile. Il rilancio doveva passare attraverso un progetto finalmente rispettoso di volumetrie e occupazione di spazi in un ambiente delicato come il Poetto, ma da parte dell’amministrazione pubblica che ha notevoli colpe nell’attuale situazione dei baretti, non c’è la sollecitudine necessaria. I barettisti hanno inviato alla Regione le domande per rimettere in moto le procedure urbanistiche e quindi arrivare ad avere baretti non più troppo grandi e fuori tipologia, ma la conferenza di servizi non si farà se non nella seconda metà di agosto. Come è noto sui baretti pende sempre un’ordinanza di demolizione. C’è anche un’inchiesta della magistratura che non ha dato una spinta verso la demolizione, quindi si sta facendo passare l’estare coi baretti aperti. Non è un’omissione ma l’ammissione probabilmente dovuta che sui baretti il Comune ha una certa cattiva coscienza e davanti all’impegno rinnovato dei gestori dei chioschi di rilanciare progetti compatibili con la tutela della spiaggia, sembra saggio andare avanti senza strappi.
Non per la prima volta i gestori chiedono di poter progettare qualcosa di definitivo per migliorare la qualità anche estetica dell’accoglienza in spiaggia: quindici anni fa fu presentato un progetto per rifare i baretti con strutture che potevano essere rimosse e una copertura di frasche, qualcosa che somiglia alle capannine della spiaggia di Sant’Anna Arresi. Il progetto cadde nel vuoto. Nel frattempo i baretti sono cresciuti, ma da parte dell’amministrazione pubblica non ci sono mai stati controlli sull’attività anche edilizia che è stata promossa proprio sulla spiaggia. L’ordinanza è scaturita per caso: dai controlli fatti sui ricciai. Nell’ambito di quell’indagine dei Nas, saltarono fuori gli abusi edilizi che generarono l’ordinanza di demolizione.