Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il lungomare invaso dalle automobili Fallito lo stop notturno

Fonte: La Nuova Sardegna
19 luglio 2010

LUNEDÌ, 19 LUGLIO 2010

Pagina 17 - Cronaca


L’assessore Onorato: non abbiamo i vigili per i controlli Il trasportista Meloni: manca un progetto per i pedoni
CAGLIARI. Se la pedonalizzazione di parte dei rioni di Villanovna e Marina sta andando bene, non si può dire lo stesso per il Poetto dove dal fine giugno sarebbe dovuta scattare (e formalmente è iniziata) la ztl notturna, con blocco delle ore 21 alle 6, tutti i giorni. Ma così non è avvenuto. «C’è stato un problema di controllo», spiega l’assessore comunale al Traffico Maurizio Onorato. Insomma: gli organici della polizia municipale sono insufficienti. E utilizzati «per controllare il centro storico». E così il Poetto notturno è spesso intasato dal traffico. «Ma entro fine mese - precisa Onorato - nel centro storico, nelle zone a traffico limitato, entreranno in funzione le telecamere. E questo permetterà di spostare i vigili al Poetto per il controllo notturno». Nello stesso tempo, però, i bus terminano la loro corsa dalla spiaggia alle 23,15. E questo taglia fuori molti cagliaritani e i turisti.
Resta poi il problema dei parcheggi e del traffico diurno che nei week end diventa spesso penalizzante. E anche se d’estate vi sono due linee in più, dirette da piazza Matteotti, i problemi restano. Per Sergio Mascia (responsabile del consorzio dei baretti Poetto Service) «nei fine settimana il peso delle auto sul Poetto è molto elevato, quasi insostenibile». Da anni Vincenzo Tiana (presidente regionale di Legambiente) chiede «che sulle auto al Poetto si intervenga con un piano di chiusura al traffico e di potenziamento dei mezzi pubblici». Ma l’assessore Onorato, che pure è fautore della pedonalizzazione nei centri storici, precisa che «i cagliaritani vogliono arrivare al Poetto con l’auto». Un punto di vista contestato da Italo Meloni (docente di Pianificazione dei trasporti nella facoltà di Ingegneria) che ha più volte sottolineato come il problema «non sia quello delle abitudini, ma della mancanza di un progetto impostato dalla parte dei pedoni e che aiuti a capire che vi sarebbe un guadagno per la qualità della vita di tutti con una inversione di tendenza».
Per quella che viene definita «la spiaggia dei centomila», secondo Meloni, bisognerebbe «partire da coloro che la utilizzano. C’è chi ci va la mattina per correre, altri con le famiglie nei giorni di festa, oppure a pranzo e poi ci sono le decine di migliaia di bagnanti estivi». Per questo bisognerebbe «pensare al Poetto come a un grande parco urbano con due ingressi. E con all’interno sistemi di comunicazione compatibili con l’ambiente e con la fruizione che i cittadini hanno di questo importante sistema». Oggi, però, le auto sono l’elemento dominante. (r.p.)