Poetto. Gli ambulanti volevano stare nella zona della manifestazione “Mondo Ichnusa”
Protesta con alcuni momenti di tensione sotto il Municipio
Il Comune sposta gli ambulanti che volevano lavorare nelle vicinanze del villaggio allestito per “Mondo Ichnusa”. E scoppia la protesta.
Tensione alle stelle ieri sera davanti al Municipio. Alle 19 una trentina di ambulanti dell'Ulaas (gli stessi che a Natale danno vita alla Bancarella d'oro) ha assaltato l'ingresso del palazzo con un furgone, bloccando l'ingresso e l'uscita delle persone e costringendo i consiglieri (a quell'ora riuniti in assemblea) ad abbandonare il palazzo dal varco laterale di via Crispi. Il cancello dell'ingresso principale è stato sprangato e un cordone di agenti della Polizia municipale ha impedito che la situazione degenerasse. Anche se alcuni ambulanti, in piedi sul tetto del furgone, hanno inveito contro i rappresentanti comunali.
LA PROTESTA La rabbia dei lavoratori è esplosa dopo 20 giorni di trattative andate a vuoto (prima col Comune, poi con la Prefettura) legate al posizionamento dei bar-mobili e delle bancarelle sul lungomare Poetto in occasione della rassegna musicale “Mondo Ichnusa” (da domani a domenica alla Sesta fermata). I commercianti speravano di poter stare a ridosso della manifestazione, come in passato, ma il permesso è stato loro negato. Per ragioni di ordine pubblico si è deciso di riservare ai bar-mobili il piazzale-parcheggio dell'Ippodromo, a 200 metri dalla manifestazione. «Una decisione che ci penalizza enormemente», tuona Vincenzo Pandolfi, presidente del sindacato Ulaas, «In questo modo ci impediscono di lavorare e non possiamo permettercelo perché teniamo famiglia. Per noi queste manifestazioni sono fondamentali perché arriva tanta gente. Se ci allontano è la fine». D'accordo Giancarlo Pala, un altro ambulante. «Oltre a impedirci di lavorare dove c'è la gente», afferma, «ci costringono a occuparci delle pulizie e del posizionamento-rimozione delle transenne. Questioni che non ci competono e che comportano ulteriori spese che si sommano al suolo pubblico (108 euro più 30 di marche da bollo)». Non è tutto. «Ci hanno costretto a presentare la domanda con 120 giorni di anticipo», aggiunge Giuseppe Ledda, «per poi informarci di queste novità 18 giorni prima della manifestazione».
L'ASSESSORE Pandolfi ha incontrato di recente il prefetto Giovanni Balsamo. «In quell'occasione», racconta, «si convenne di farci lavorare vicino alla manifestazione a turni di 12 ambulanti al giorno (36 in totale). Poi, però, abbiamo saputo che ci vogliono mettere nella corsia aperta al traffico, dove la gente non si può fermare». Diversa la versione dell'assessore comunale alle Attività produttive Paolo Carta. «Il prefetto si è detto incompetente in materia», riferisce, «Si è riunita prima la Commissione comunale per i Pubblici spettacoli, poi la Conferenza dei servizi, e alla fine si è deciso di sistemare gli ambulanti all'Ippodromo su indicazione del Comando della Polizia municipale. Questo per evitare i problemi di viabilità e di ordine pubblico registrati l'anno scorso».
PAOLO LOCHE
15/07/2010