Rassegna Stampa

Il Sardegna

Voci dalla cortina di ferro

Fonte: Il Sardegna
13 luglio 2010

Fino a venerdì al Palazzo Siotto

Quattro giorni di musica, film e incontri alla scoperta degli artisti della Russia di Stalin Tra i protagonisti della rassegna Valerij Voskobojnikov e Anatolij Katz. di Anna Brotzu

Segni d'arte alla fine dell'utopia: un intrigante percorso al di là della cortina di ferro ne “Le Salon de Musique” di Suoni & Pause, che da stasera a venerdì porterà nella Sala dei Ritratti del Palazzo Siotto, in via Genovesi 114 a Cagliari uno spaccato di (amara) realtà, tra recital, film e incontri su “Musica & Cinema nella Russia di Stalin”. Sotto i riflettori la figura leggendaria di Vladimir Sofronizkij, pianista geniale la cui fama non poté (quasi) varcare i confini, e le variegate forme di creatività piegate alle istanze della propaganda, dalle “canzoni di massa” alle commedie musicali che proiettavano gli ideali sovietici sul grande schermo. Sarà un apprezzato interprete della tastiera come Valerij Voskobojnikov a disegnare stasera alle 19 il ritratto sonoro di Sofronizkij - attraverso le registrazioni – punteggiato dalle letture in versi di Gabriella Piani: dotato di straordinarie, inimitabili capacità espressive e tecniche, ammirato da Gilels, Richter e Neuhaus, il virtuoso russo del pianoforte “prigioniero in patria” ebbe un tragico destino.

IL RICORDO del grande musicista lascerà il posto ad un divertissement nello stile della decima musa, con la proiezione alle 21 de “Il circo” di Grigorij Aleksandrov con la colonna sonora di Isaak Dunaevskij, in cui il regista già collaboratore di Ejzenstejn riesce a creare una cifra originale attingendo a stili e scuole diverse. Note e visioni per un viaggio nel tempo e nello spazio, alla riscoperta della temperie culturale della Russia dalla fine degli Anni '20: domani e venerdì alle 21 con i recital di Marina Vinogradova, accompagnata al pianoforte da Anatolij Katz, tra le antiche mura di Castello riecheggeranno le più popolari canzoni di un repertorio nato e divulgato per conservare e ravvivare lo slancio “rivoluzionario”. Melodie suadenti e affascinanti, in grado di imprimersi facilmente nell'immaginario, s'intrecceranno nelle performance dell'eclettica cantante con brani più “occidentali”, in un ideale dialogo tra popoli e civiltà. E “I ragazzi allegri” di Aleksandrov, con musiche di Dunaevskij, regaleranno giovedì un vivace affresco della società, tra dissacrazione del passato e un nuovo “ritmo del tempo”. Ingresso libero. Info: www.suon i e p a u s e - e s p a c e . c o m - i nfo@ suoniepause-espace.com.

Il dato
Memorie dall'Est

Note per i “Tre Grandi”
A Potsdam nel '45 suonò per i Tre Grandi nell'unica sua apparizione oltre cortina dopo il tour del '28 fino a Parigi, ma Sofronizkij preferì sempre distillare le note del suo vasto repertorio per platee limitate.