Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Acqua ed energia, record di reclami

Fonte: L'Unione Sarda
13 luglio 2010

Cittadinanzattiva ha stilato la classifica delle segnalazioni arrivate dai consumatori

Richieste di risarcimento danni, la metà viene respinta

Reclami per servizi che non funzionano o per bollette già pagate. Cittadinanza attiva ha raccolto le segnalazioni fatte dai consumatori.
Se la maglia nera del 2009 spetta a Telecom, per l'anno in corso sarà sicuramente Abbanoa ad aggiudicarsi il titolo di azienda che in Sardegna ha collezionato più reclami da parte dei consumatori. Fra i principali diritti lesi, i cittadini segnalano nella metà dei casi il mancato risarcimento del danno nel caso di blocco o problemi vari nell'erogazione dei servizi, e per il 25 per cento il mancato accesso alle informazioni e la scarsa trasparenza. È quanto emerge dal rapporto Pit Servizi (progetto integrato di tutela), presentato ieri da Cittadinanzattiva.
SETTORI CRITICI Il movimento di partecipazione civica, attivo in Italia e in Europa, e dal 2001 anche in Sardegna, ha analizzato 258 casi, l'86% dei quali risolti. Al primo posto questioni inerenti le telecomunicazioni (32%): la maggior parte dei problemi riguarda le bollette della telefonia fissa e di internet, segue la telefonia mobile con reclami relativi ai recessi. La Telecom è la compagnia maggiormente rappresentata, anche perché ha un numero di utenti nettamente superiore alle altre. Seguono i servizi bancari (19%), con proteste su mutui, prestiti personali e finanziamenti. Fra i servizi pubblici locali (16%), la parte del leone la fa il gestore idrico, per la mancata trasparenza nelle bollette. «A partire dal maggio scorso abbiamo registrato un incremento esponenziale di segnalazioni per Abbanoa, in seguito all'emissione di un gran numero di richieste di pagamento», hanno spiegato i procuratori cittadini Raffaele Costa e Franco Fiorentino. «Siamo sommersi dai reclami».
DIRITTI NEGATI «Bisogna dar voce a chi i servizi li utilizza e li paga, sia attraverso le tariffe, sia tramite il prelievo fiscale», ha commentato Maria Laura Lintas, segretario regionale di Cittadinanzattiva, «attuando l'articolo 2 della Finanziaria del 2008, che sancisce l'obbligo, da parte degli enti locali, di far partecipare il cittadino alle fasi di programmazione, controllo e verifica degli standard qualitativi e quantitativi dei servizi pubblici».
LA CONCILIAZIONE Anche il settore dello smaltimento rifiuti ha registrato lamentele a causa delle tariffe elevate. Chiudono il quadro le proteste per beni e contratti, energia, pubblica amministrazione, servizi assicurativi (solo Rc auto), servizi postali e trasporti. Nella maggior parte dei casi, il modo più semplice per risolvere una querelle è la conciliazione, come ha ricordato Raffaele Corda: «Rappresenta il modo più rapido ed efficace per la risoluzione delle controversie, nell'interesse sia del cittadino che dei fornitori di servizi».
FRANCESCO FUGGETTA

13/07/2010