Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Circoscrizioni al bivio

Fonte: La Nuova Sardegna
7 luglio 2010



La giunta ridisegna i confini, costretta dalla legge a sacrificarne una su cinque




CAGLIARI. Si avvicinano le elezioni, dicono i maligni, e il Comune mette mano con squadra e compasso ai perimetri delle circoscrizioni. Con una delibera di mercoledì la giunta Floris, in ossequio alle disposizioni di legge e forse anche per prepararsi a un possibile incremento del minimo di abitanti per l’istituzioni di una circoscrizione, oggi fissato in 30mila ma secondo voci della maggioranza elevabile sin dalla prossima consiliatura a 50mila, ha deciso di avviare le procedure per ridisegnare l’intero sistema circoscrizionale cittadino. Oggi la città è formalmente divisa tra le cinque circoscrizioni e la municipalità di Pirri, ma la legge oggi in vigore, prevede che al massimo per gli abitanti di Cagliari vi siano cinque circoscrizioni, e non sei. Senza toccare la Municipalità di Pirri, per le sue evidenti specificità, si tratta di ridisegnare i confini delle altre, “mangiando” una circoscrizione, distribuita tra quelle che risultano prossime. Chi sarà la sacrificata?
Oggi le circoscrizioni, e i relativi parlamentini, sono così suddivisi. Prima, (Stampace/Villanova); seconda, (Sant’Avendrace); terza (Mulinu Becciu/Is Mirrionis); quarta, (San Benedetto/Fonsarda/Genneruxi); quinta (La Palma/Monte Mixi).
Uno sguardo alla cartina farebbe propendere per la quarta, ridistribuita tra la quinta, che ingloberebbe Genneruxi e San Benedetto, e la terza che “acquisterebbe” Fonsarda.
Questa divisione, a grosse linee, sarebbe però temperata da acquisizioni e cessioni tra quelle periferiche per rendere territorialmente omogenee le nuove circoscrizioni.
Una scelta, questa della ridefinizione dei confini delle circoscrizioni, contestata dal presidente della Prima Gianfranco Carboni, che parla di mancanza di visione amministrativa da parte della giunta. Quando la nuova mappa arriverà in consiglio se ne saprà di più. La decisione della giunta provocherà malumori e polemiche, del resto alimentate anche dalla vicenda dei rimborsi per gettoni ai consiglieri di circoscrizione, erogati impropriamente, da restituire subito e non a rate.