Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Beach volley e beach tennis, sequestrate tutte le reti

Fonte: L'Unione Sarda
7 luglio 2010

Blitz della Capitaneria di porto. Salta anche un concerto


Annullato l'evento in programma stasera davanti al Lido dopo la richiesta della Polizia municipale di transennare la zona. Gli organizzatori rifiutano di spendere altri soldi per pagare il suolo pubblico.
E adesso non ne rimane più nemmeno una, a meno che non si vada negli stabilimenti balneari. Ieri mattina nella spiaggia del Poetto ufficiali della Capitaneria di porto, con l'aiuto di agenti della Polizia municipale hanno sequestrato 13 delle 30 reti utilizzate per giocare a beach volley e beach tennis. Le altre erano state tolte dagli stessi proprietari.
BLITZ ALLE SETTE L'operazione è partita intorno alle sette. «Non sappiamo di chi fossero le reti», racconta il tenente di vascello Giuseppe Siragusa, capo della sezione demanio della Capitaneria di porto di Cagliari, «perché nessuno ha rivendicato la proprietà delle reti (per non rischiare sanzioni penali, ndc). Di fatto, però, si trattava di impianti stabili con pali fissati da inizio stagione o l'inverno scorso». Ed è questa la ragione del sequestro.
Stizzita la reazione degli appassionati: «Ora possiamo giocare nei pochi campi autorizzati rimasti, quelli di alcuni stabilimenti balneari», commenta Alessandro Sciarra, presidente di Beach tennis Cagliari: «Una soluzione? Che il Comune investa per offrire questo servizio ai cittadini. Noi, come associati alla Fit (Federazione italiana tennis) siamo pronti a collaborare nella realizzazione del progetto». Il problema è legato ai costi. «Per poter piazzare una rete da pallavolo regolarmente dovremmo investire oltre dodicimila euro, tra autorizzazioni e concessione dello spazio», spiega Emanuele Frongia, collaboratore del chiosco Calypso. «Di certo nessuno può investire così tanto per una rete da pallavolo. Perché il Comune non realizza un'area servizi sportivi nella spiaggia?».
PEDANE ABUSIVE Non è stata l'unica irregolarità riscontrata ieri. «Durante il sopralluogo abbiamo anche trovato pedane non autorizzate. Ora faremo un controllo approfondito», aggiunge Siragusa.
SALTA IL CONCERTO Problema di autorizzazioni anche al Cavalluccio marino, nell'area parcheggi davanti al Lido, dove oggi si sarebbe dovuto svolgere un concerto. Ieri gli organizzatori hanno deciso di annullarlo. «La Polizia municipale ha imposto di transennare lo spazio dei parcheggi per impedire l'accesso alle auto», spiega Lello Mura, musicista dei Rappertorio, la band che avrebbe dovuto suonare durante la serata. «Ma a quel punto era necessaria l'autorizzazione per l'utilizzo del suolo pubblico. Insomma, oltre alla Siae, al palco, alle marche da bollo già pagati, sono arrivate troppe nuove spese non previste. Meglio lasciar perdere».
STEFANO CORTIS

07/07/2010