Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Saldi anticipati per battere la crisi

Fonte: L'Unione Sarda
7 luglio 2010

Le vendite a prezzi ribassati sono già cominciate: tra i commercianti c'è chi fa il 3 per 2 e chi applica uno sconto del 30 %

I negozianti: «Molti iniziano prima per non morire»
L'inizio ufficiale sarà domani, ma nei giorni scorsi quasi tutti i negozianti hanno cominciato ad applicare prezzi scontati.
I primi vagiti dei saldi estivi si fanno strada in una via Garibaldi trafficata (da auto a noleggio, camioncini della Telecom, taxi vuoti e tanti altri) e bollente: alle 11 di mattina nonostante i trenta gradi lo struscio è ben augurante, anche se pochi hanno le mani impegnate.
SALDI AL VIA Nel serpentone commerciale che da via Alghero porta in via Manno, quasi tutti hanno già cominciato a scontare ogni acquisto: «Ai clienti affezionati facciamo il 20 o il 30 per cento, abbiamo iniziato una settimana fa», spiega Roberto Puddu del negozio Guapo.
Un anticipo che per qualcuno è stato obbligato: «Con la crisi che c'è, alcuni colleghi hanno dovuto cominciare con le vendite promozionali in largo anticipo. Per avere un po' di ossigeno». Altrimenti il rischio è quello di naufragare. In via Garibaldi i relitti sono tanti: nella passeggiata si incontrano cinque-sei vetrine vuote e serrante con una scritta inequivocabile: «Affittasi».
LO STRATAGEMMA Per non morire si fa di tutto. Il titolare di X Store, vicino a piazza Costituzione, ha inaugurato qualche settimana fa una svendita «per liberare i magazzini e consumare le giacenze». Morale: tutto a 5 euro. E per i saldi? «Il nostro è un discorso diverso, non credo rimarrà qualcosa, e comunque noi stiamo già facendo prezzi scontatissimi. Poi trovo che ormai siano inutili organizzati in questo modo: non devono iniziare l'8 luglio, che quest'anno cade di giovedì ma può essere un giorno qualsiasi. Sarebbe più intelligente scegliere una data come il primo sabato di luglio».
L'INIZIO UFFICIALE E domani, polemiche sulle date a parte, ci sarà il via in tutta la Sardegna. A Cagliari è previsto un inizio notturno: negozi aperti fino a mezzanotte, con animazione, luci e, si spera, i primi veri acquisti. Perché per adesso, nonostante gli sconti del 30 per cento, gli affari per i commercianti sono stati pochi. Anzi: «Negli ultimi giorni c'è stata una riduzione delle vendite generali. Una flessione forse dovuta al fatto che molti aspettano la data di partenza ufficiale. Anche se tanti negozi hanno anticipato: si fa quando c'è bisogno di liquidità, a volte è obbligatorio, con questa crisi», raccontano nel negozio di abbigliamento “Carta”. «Noi facciamo pagare il 20 o 30 per cento in meno ai clienti affezionati. Per quelli di “passaggio” lo sconto è minore, ma una piccola attenzione c'è sempre. Diciamo il 10-12 per cento. È normale, sarebbe sbagliato fare il contrario, visto che lo stesso capo tra un paio di giorni costerà quasi un terzo in meno. In realtà i saldi dovrebbero cominciare ad agosto, a stagione finita, non ora. La maggior parte dei clienti non ha ancora fatto acquisti, il guardaroba è lo stesso dello scorso anno».
IL TRE PER DUE Anche tra gli scaffali di Ex Novo, le commesse non hanno notato «nessun incremento di clienti in questi giorni, anzi. Forse è più giusto parlare di calo». Tutto questo perché «c'è molta diffidenza, la gente è abituata alle date tradizionali e quasi tutti aspettano l'8 per fare acquisti». Nel negozio gli sconti promozionali sono iniziati da settimane, con un tre per due, modello supermercato: «Su tre capi, quello meno costoso si paga solo un euro. Sarebbe un'ingiustizia non fare sconti ora, quando tra poche ore lo stesso vestito costerà il trenta per cento in meno». Ma non c'è problema: tutti si sono già adeguati.
MICHELE RUFFI

07/07/2010