Rassegna Stampa

Il Sardegna

Lavoratori del teatro Lirico a rischio Pietrantonio rivendica l'autonomia

Fonte: Il Sardegna
29 giugno 2010

Tagli alle Fondazioni

Decreto Bondi ancora al centro delle polemiche: in attesa della discussione in Senato ieri al Teatro Lirico di Cagliari si è svolta la prima assemblea pubblica dei lavoratori della Fondazione alla presenza dei rappresentanti della politica, delle istituzioni e dei sindacati. Incontro animato, fortemente voluto dal comitato che riunisce artisti, tecnici e impiegati del Teatro, come sottolinea la portavoce Annalisa Pittiu «per analizzare il Decreto e gli effetti in particolare degli articoli 1 e 3 sui criteri di attribuzione dei finanziamenti e, con un'indebita ingerenza nelle prerogative negoziali, la contrattazione collettiva sottoposta all'Aran, il blocco dei contratti integrativi e della pianta organica». Prima nota stonata, la situazione dei precari, ovvero il 40% dei 300 dipendenti del Lirico di Cagliari (alcuni “storici”, più che ventennali): «una percentuale che per decreto dovrebbe ridursi al 15 %, senza nuove assunzioni, con un pesante taglio all'organico ». Se il sovrintendente Pietrantonio rivendica per il Teatro «una forma di autonomia gestionale, con la possibilità di assumere i precari» e di operare scelte artistiche, il sindaco e presidente della Fondazione Floris non si sbilancia sul futuro («non posso parlare per i miei successori»). Spetta all'assessore Baire l'ultima parola: confermato l'esercizio 2010, con un contributo di 9,2 milioni di euro pari a quello del ministero, invoca la concertazione per programmare un'attività che includa il decentramento, per portare l'arte tra la gente. Appello raccolto da Giuseppe Nonnis di Slc Cgil, che ricorda il ruolo della regione nel controllo della spesa e determinazione di una politica aziendale (assunzioni comprese). ¦ A.B.