Rassegna Stampa

Il Sardegna

Circoscrizioni, no all'abolizione: siamo il parafulmine del Comune

Fonte: Il Sardegna
28 giugno 2010

La protesta. I consiglieri contro l'ipotesi di cancellazione: «Non costano nulla e sono vicine ai cittadini»

Alessandro Sorgia: «Ora sono scatole vuote, depotenziate,e così non servono a niente»

Enrica La Nasa enrica.lanasa@epolis.sm

«Le circoscrizioni sono importanti e non costano niente, visto che hanno tolto anche il gettone di presenza. Certo è che così depotenziate sono scatole vuote». È il commento, quasi unanime, dei presidenti dei parlamentini di Cagliari, dopo il decreto legge che li sopprime nelle città sotto i 250mila abitanti. «Sono utili perché stanno a contatto diretto con la gente e sono in grado di portare le loro istanze in Comune», ha affermato Antonio Puddu (circoscrizione di Sant'Avendrace), 80 anni, da 32 anni a lavoro nelle circoscrizioni. «Non vedo tutta questa spesa. È una decisione assurda. Tra l'altro la circoscrizione è anche formativa per i giovani che vogliono fare politica perché si impara tanto. Edoardo Tocco, oggi consigliere regionale, ne è un esempio».

D'ACCORDO anche Gianfranco Carboni (Circoscrizione centro storico): «Le circoscrizioni erano l'unica scuola politica, dopo il venir meno dei tradizionali partiti e delle scuole di partito, un luogo di conoscenza e di esperienza per eventuali impegni successivi in altri luoghi». Per Simone Crisponi (circoscrizione Mulinu Becciu - Is Missionis): «Vengono confusi i costi della democrazia con quelli della politica: i primi, irrisori, vengono tagliati, i secondi no. Io, per esempio, come presidente prendo circa 135 euro al mese. Non lo facciamo certo per soldi. La circoscrizione è indispensabile: facciamo da parafulmine per il Comune, eppure nessun consigliere di destra o di sinistra ci ha difeso. Anzi il Comune ci ha depotenziato e messo i bastoni tra le ruote». Dello stesso parere anche Alessandro Sorgia (Circoscrizione San Benedetto - Fonsarda - Genneruxi): «Così come sono, senza i poteri previsti dallo statuto che il Comune non riconosce, si tratta di scatole vuote ed è meglio chiuderle. Penso che il decentramento non lo voglia nessuno in Comune, né centrodestra né centrosinistra. Probabilmente perché i consiglieri circoscrizionali vengono visti dai consiglieri comunali come i principali antagonisti». Dello stesso avviso Paolo Truzzu (Circoscrizione La Palma - Monte Mixi - Sant'Elia): «Secondo me sono molto utili perché sono vicine ai cittadini, ma per lasciarle così, senza alcun potere, è meglio sopprimerle. Ma che non ci dicano che lo fanno per ridurre i costi della politica, perché basterebbe togliere un solo mese di stipendio ai consiglieri regionali e avrebbero già coperto i costi delle Circoscrizioni». La Municipalità di Pirri è un caso particolare e, secondo alcuni consiglieri, potrebbe essere salvata. «Riteniamo - ha affermato Luisella Ghiani - che la Municipalità di Pirri dovrebbe restare anche sulla base del fatto che precedentemente era Comune a sé».