Rassegna Stampa

Il Sardegna

Pdl sardo dilaniato dagli scontri a rischio la roccaforte Cagliari

Fonte: Il Sardegna
21 giugno 2010

Dopo i ballottaggi. L'outsider Massidda attacca i vertici del partito: «Meritiamo di essere commissariati»

 Psd'Az,Udc e Riformatori: ci sono grosse responsabilità,la barca dev'essere raddrizzata

Alessandro Zorco alessandro.zorco@epolis.sm

Aria sempre più esplosiva nel Pdl sardo dopo la bruciante sconfitta elettorale di domenica e lunedì scorsi. Nell'attesa del quasi certo commissariamento del partito (con il senatore Romano Comincioli), il coordinatore Mariano Delogu ha convocato per lunedì pomeriggio il direttivo regionale. Alla riunione - che si preannuncia infuocata - parteciperà anche il senatore Piergiorgio Massidda che ieri in una lunga conferenza stampa ha sferrato un durissimo attacco ai vertici del partito. In particolar modo al deputato Salvatore Cicu, ritenuto «il vero sconfitto di questa tornata elettorale: sarà un buon politico ma come dirigente è un disastro», ha detto Massidda. «Solo un genio come Leonardo da Cicu poteva non rendersi conto della tranvata che ha preso. In 15 giorni il suo candidato Farris ha perso oltre 60mila voti: da tempo non si vedeva una tale incapacità politica». Massidda ha poi attaccato Farris, definendolo “politicamente inesistente”: «dovrebbe dimettersi anche da assessore comunale». Gli strali del senatore - che ha proposto le primarie di coalizione per le comunali di Cagliari («In caso contrario sono disponibile a scendere in campo») - si sono indirizzati verso l'intera dirigenza del Pdl sardo. «Ci meritiamo di essere commissariati », ha detto, invitando Delogu a non nascondersi dietro l'alibi dell'astensionismo, considerato «l'effetto di una politica che perde più tempo a parlare di consigli d'amministrazione che dei veri problemi della gente. I veri vincitori morali siamo noi: la gente non ne può più di una politica autoreferenziale che rappresenta solo se stessa». No comment da parte del coordinatore Delogu che ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione. Nessuna dichiarazione neppure da Cicu e da altri esponenti del Pdl. L'unica replica è giunta da Farris secondo cui il senatore «conferma il proprio stato confusionale che ormai assume un carattere patologico, forse anche a causa della calura estiva: Massidda-Tafazzi ha sostituito la bottiglia di plastica con quella di vetro». Per Farris, inoltre, «la proposta politica delle primarie, siccome proviene da lui, non è credibile perché altrimenti avrebbe dovuto proporle anche per le politiche ».

UN CLIMA DI TENSIONE visto con preoccupazione dagli alleati che ora chiedono al governatore Cappellacci un immediato vertice di maggioranza che porti a una verifica programmatica poi e al rimpasto della Giunta. Il Psd'Az oggi presenterà a Tramatza il conto dei danni ricevuti dalla debàcle elettorale dei berlusconiani. «Ci sono grosse responsabilità», commenta il leader Giacomo Sanna. «Non si può andare avanti così, la barca va raddrizzata». Stessa richiesta arriva dal segretario dell'Udc Giorgio Oppi. Cresce anche il mal di pancia dei Riformatori. «Il risultato delle urne è chiaro - commenta il coordinatore Michele Cossa -: è evidente che la politica della Giunta non è stata convincente, serve una riflessione per vedere cosa non sta funzionando». Intanto, viste le divisioni del centrodestra, il centrosinistra spera in un colpaccio a Cagliari, unico capoluogo italiano finora sempre governato dal centrodestra. La prima chiamata alle armi è di Luciano Uras (Sel) che - a proposito del candidato - ipotizza caratteristiche simili a quelle di Renato Soru