Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Teatro, da Germano a Pesce

Fonte: La Nuova Sardegna
21 giugno 2010


SABATO, 19 GIUGNO 2010

Pagina 39 - Inserto Estate

Il 14 luglio il via con «Un canto per Ecuba» con Caterina Vertova

Il programma è dedicato alla lettura in chiave contemporanea dei testi classici: da Euripide a Sofocle

WALTER PORCEDDA

CAGLIARI. Saranno anche appena trentadue miglia romane quelle che dividono il capoluogo regionale e l’antica città di Nora - come ha ricordato ieri il soprintendente ai Beni Archeologici Marco Minoja citando un documento del terzo secolo dopo Cristo -, ma quanto lontana e irta di ostacoli sembra la meta da raggiungere per l’agognato ritorno de «La Notte dei poeti» al suo tradizionale sito, l’antico teatro romano di Nora. Esule da quel di Pula, ormai da tre anni, la popolare rassegna curata dalla Cedac, approdata stavolta per la sua edizione numero 28 al Civico di Castello (e in parte al Ghetto), rischia di vedere ancora allungarsi i tempi del rientro. Tutto a causa di una passerella e dell’ennesima incertezza che si agita quando si tratta di utilizzare per spettacoli i siti archeologici. Ovviamente è materia delicata da maneggiare con cura purchè non si risolva tutto in tempi biblici.
Il problema è che c’è un teatro da realizzare (450 posti) sui resti di quello antico che non va compromesso. Ecco così la costruzione di una passerella per le visite, da erigere dopo opportuni lavori stratografici. Manoja ha spiegato che attualmente nell’area c’è un cantiere finalizzato alla migliore fruizione del parco archeologico e quello del teatro è tra i più delicati da seguire (dai materiali ai percorsi da scegliere). I tempi lunghi sono così dovuti al bisogno di trovare soluzioni di maggiore durata per offrire un teatro che ospiti «La Notte dei Poeti» - ha detto il Soprintendente - «Non per 18 anni ma per duecento!».
Dopo questa bella botta di ottimismo (soprattutto dopo le speranze accese dalle promesse fatte lo scorso anno dall’assessore regionale alla cultura di riprendere l’attività già da questo anno) che realisticamente allontana l’asticella del rientro, meglio consolarsi con il programma, mai come questo anno ricco di spunti e con la partecipazione di artisti come Elio Germano, Ulderico Pesce e Walter Pagliaro. Lo spirito guida enunciato dalla responsabile artistica Valeria Ciabattoni è quello «della classicità riletta in chiave contemporanea». Ecco così il primo atto (il 14 luglio) nel segno di Euripide e Christa Wolf. «Un Canto per Ecuba» con Caterina Vertova, curato da Giancarlo Biffi, occasione per incrociare esperienze e avviare collaborazioni tra teatranti sardi «che devono diventare complicità» come ha detto il regista del Cada Die.
Il giorno dopo in collaborazione con il circuito di danza ecco «Sirtaki, portrait III» di Mvula Sungani. Un grande protagonista della scena contemporanea, Ulderico Pesce, rilegge un personale «Edipo re» (18 luglio), mentre Walter Pagliaro firma la regia di «Alcesti mon amour» con Micaela Edsra (21 luglio). Elio Germano interpreta invece «Thom Pain» (22 luglio) e infine Romano Usai dirige «Dal vapore ti scrive», di Mariangela Sedda con le musiche originali di Mauro Palmas. Al Ghetto si apre il 13 con un incontro con Giancarlo Biffi. Segue il 17 il set dei Sunflower quartet. Il 19 luglio «Voci da Nora», voce recitante Francesca Falchi su testi di Marco Minoja per presentare la Stele di Nora (Al Museo archeologico). Si chiude il 20 con un incontro con Walter Pagliaro e la perfomance «Mascaras» a cura di Giampietro Orrù.