Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I crolli a Calamosca? «Rete idrica privata, noi non c'entriamo»

Fonte: L'Unione Sarda
16 giugno 2010

Abbanoa. Replica Murtas

Esordisce con una battuta al vetriolo: «Mi ha chiamato Barak Obama e fortunatamente mi ha confermato che Abbanoa non ha alcuna responsabilità nella fuoriuscita di greggio nel Golfo del Messico». Poi arriva subito al sodo: «Non si può pensare di addossare a noi anche la responsabilità della manutenzione di reti non pubbliche, perché così facendo i costi aggiuntivi ricadrebbero sugli utenti a vantaggio di pochi privati».
LA REPLICA Il direttore generale di Abbanoa, Sandro Murtas, non ha mandato giù l'ennesima accusa di inefficienza arrivata questa volta dai gestori dello stabilimento La Paillote, a Calamosca, dove una falla nella conduttura idrica, mai riparata da febbraio, ha creato un serio rischio smottamenti lungo il costone. E dal suo ufficio al quarto piano della sede di viale Diaz, replica con forza, insieme all'ingegnere Alessandra Luridiana. «Purtroppo su queste problematiche c'è poca informazione e spesso si trova in Abbanoa il capro espiatorio di tutti i mali - attacca -, un esempio sono proprio le accuse dei gestori della struttura, i signori Merella, che ci rimproverano di non aver riparato per tempo la falla nella conduttura causando così un pericolo di smottamenti: peccato però che quella rete non sia pubblica ma privata, per l'esattezza della Marina militare, per cui non dipende da noi la sua manutenzione». Lui le chiama «zone grigie», sistemi idrici mai passati sotto il controllo dell'ente unico da lui diretto come invece le 550 reti urbane (e non) presenti in 350 Comuni della Sardegna. E fa altri esempi: «Situazioni simili ci sono nei vicoli di via Tuveri e via Lanusei, come anche in via Manurita, nel vecchio borgo di Sant'Elia». C'è però una stranezza: le case presenti nel promontorio della Sella del Diavolo e lo stesso stabilimento La Paillote pagano regolarmente le bollette ad Abbanoa. Come mai? «Noi garantiamo l'approvvigionamento idrico per motivi igienici - è la spiegazione di Murtas -, ma la manutenzione della rete spetta ai privati che ne sono proprietari».
L'INTERVENTO Nonostante ciò Abbanoa non resterà con le mani in mano: «Abbiamo mandato i nostri tecnici per eseguire un sopralluogo - conclude Murtas -, ripareremo la falla perché c'è in gioco l'incolumità pubblica, ma sia chiaro che non è un nostro obbligo contrattuale». E i costi? «In questi casi attingiamo da un fondo per le emergenze, ma poi ci rifaremo su chi avrebbe dovuto intervenire e non l'ha fatto, nello specifico i gestori della struttura e la Marina militare proprietaria della strada». ( m. le. )

16/06/2010