Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Ultimo atto per l’accordo di programma

Fonte: La Nuova Sardegna
24 aprile 2008

CAGLIARI. L’opposizione ha promesso la massima mobilitazione per questo pomeriggio con l’obiettivo di salvare l’accordo di programma. Sul piatto della bilancia la riqualificazione di Sant’Elia, il Betile e il campus universitario, più il porticciolo per i pescatori, il lungomare e la nuova viabilità. Questo pomeriggio alle 16,30 si terrà una seduta straordinaria del consiglio comunale: per esaminare la delibera di Giunta in cui si chiede all’assemblea di non ratificare l’accordo di programma firmato il 28 marzo dal sindaco Emilio Floris e dal presidente della Regione Renato Soru. Salvo imprevisti dell’ultimora, la non ratifica viene data per scontata. L’altro ieri c’è stata la relazione degli uffici del Comune, che hanno dato parere negativo sull’istruttoria, e la delibera ricalca questo giudizio. Vi si dice, tra le altre cose che, dai documenti disponibili «sono totalmente assenti gli elementi tecnici, sociali e urbanistici di valutazione» per inquadrare l’intervento di riqualificazione abitativa a Sant’Elia. In premessa si sottolinea anche il forte assenso con quanto contenuto nel documento firmato il 28 marzo dal sindaco Floris. E ci si riserva la possibilità di fare due distinti accordi di programma: uno per Sant’Elia e il Betile, e un altro per il campus universitario. L’opposizione, invece, presenterà un emendamento che permetterebbe di ratificare l’accordo e di rimandare a momenti successivi l’adempimento di tutti gli altri atti amministrativi. Secondo la minoranza la Giunta ha confuso i problemi legati a un piano attuativo da quelli di un accordo di programma. Nella maggioranza l’opposizione più convinta contro ratifica è stata espressa da Massimiliano Tavolacci (Udc, presidente della commissione Urbanisitica) e da Alessandro Serra (An). Sul piatto della bilancia due diversi modi di interpretare l’atto firmato dal sindaco e dal presidente della Regione. Da un lato c’è quello, fatto proprio anche dal primo cittadino, che prevede che siano pronti tutti gli atti legati alla realizzazione delle opere incluse nell’accordo di programma (tra cui la variante urbanistica per l’insediamento abitativo, ancora non deciso nella sua dimensione e la valutazione ambientale). Dall’altro c’è l’opposizione (ma della stessa opinione era anche l’assessore all’Urbanistica Gianni Campus, in base a quanto riferito nella commissione): l’accordo di programma indica la strategia e vi sono strumenti in grado di permettere di rimandare a dopo la predisposizione di tutti gli altri documenti. La minoranza, inoltre, sottolinea il fatto che tutti i problemi sollevati dalla maggioranza c’erano anche al momento della firma da parte del sindaco. Sullo sfondo anche la questione-Tuvixeddu e dei due avvisi di garanzia ai funzionari del Comune per i lavori sul parco archeologico. Un fatto che ha irrigidito il sindaco, che ha visto l’intervento della magistratura come un frutto indiretto dell’ostilità della Regione sul colle. Che cosa capiterà se l’accordo non verrà ratificato? Il percorso del Betile continuerà spedito in quanto inserito nell’anniversario dell’unità d’Italia, mentre gli altri interventi potrebbero rischiare di venir rallentati (e molto): l’atmosfera già creata dalle prossime regionali potrebbe «inquinare» tutti i programmi.