Rassegna Stampa

Il Sardegna

Milia recupera e sconfigge Farris confermato il presidente uscente

Fonte: Il Sardegna
15 giugno 2010

Il ballottaggio. Ribaltato il risultato del primo turno, il centrosinistra stravince di quasi 5 punti: 52,42 a 47,57

Grande festa in via Emilia.Il candidato Pdl: siamo stati penalizzati a Cagliari e Quartu

 Alessandro Zorco alessandro.zorco@epolis.sm 

Una rimonta clamorosa. Con un'affluenza bassissima alle urne (non ha votato neppure un quarto degli elettori) Graziano Milia è stato confermato ieri pomeriggio presidente della Provincia di Cagliari. Il candidato del Partito democratico ha superato al ballottaggio lo sfidante Giuseppe Farris ribaltando il risultato del primo turno con il 52,42% dei voti contro il 47,57% dell'esponente del centrodestra. Una vittoria salutata con entusiasmo nella sede cagliaritana dei Democratici fin dalle prime ore del pomeriggio. Lo spoglio delle schede è proceduto infatti a tempo di record sia per il basso numero dei votanti, sia per la concomitanza dell'esordio dell’Italia ai Mondiali contro il Paraguay che sicuramente ha impresso una grossa accelerata ai lavori. Così, mentre a metà scrutinio la forbice tra Milia e Farris si assestava tra i sette o otto punti percentuali, in via Emilia si iniziava a stappare lo spumante (anche se il presidente Milia non c'era e parlerà solo stamattina in una conferenza stampa che si terrà in via Montecassino davanti ai cancelli della Vol 2). Contemporaneamente, nella sede elettorale di Farris, in via Cavalcanti, le facce iniziavano a incupirsi con la graduale consapevolezza di una disfatta imprevedibile dopo i circa 14 punti di vantaggio registrati nel primo turno. Dei dirigenti del Pdl sardo - che hanno fortemente voluto la candidatura dell'avvocato cagliaritano -ieri era presente solo il deputato Salvatore Cicu. Ma a questo punto è certoche il risultato di Cagliari - competizione caratterizzata da un'aspra contrapposizione interna tra i berlusconiani determinata dalla candidatura alternativa del senatore Piergiorgio Massidda - avrà sicuramente dure ripercussioni nella gestione del partito di Berlusconi in Sardegna. Insieme a Farris - che ha tenuto immediatamente una conferenza stampa solitaria per assumersi le responsabilità della sconfitta - non c'erano neppure i rappresentanti della coalizione di centrodestra sardista e socialista. Anzi: l'unico che si è visto nella sede del candidato del Pdl è stato il segretario del Psi cagliaritano Mondo Perra.

 «L'ANALISI DEL VOTO è molto semplice: abbiamo perso il vantaggio a Cagliari e Quartu dove ci ha penalizzato l’alto astensionismo », ha spiegato Farris commentando l'esito del ballottaggio. «Mi assumo le responsabilità della sconfitta», ha aggiunto l’esponente del Pdl che nel pomeriggio aveva già fatto gli auguri di buon lavoro al vincitore Milia, «ma credo che sul risultato finale abbia influito anche questo sistema elettorale: il secondo turno è percepito dagli elettori quasi come superfluo». Non è mancata qualche polemica sul ruolo dell'outsider del Pdl Piergiorgio Massidda. «Tafazzi esiste anche nel centrodestra», ha commentato Farris, riferendosi al personaggio della Gialappas noto per l’autolesionismo. Ma secondo Farris, sulla sconfitta ha inciso non tanto la scelta delle liste di Massidda di votare Milia (il riferimento è a Msi e Fortza Paris) quanto il cullarsi sul vantaggio di circa 14 punti percentuali registrato al primo turno. «Molti elettori forse hanno pensato che i giochi fossero chiusi: avrei preferito un vantaggio del 6%, che forse avrebbe maggiormente motivato i nostri sostenitori».

Dodici posti al Pd e 5 al Pdl ecco il consiglio provinciale

 Ecco quale sarà la composizione del consiglio provinciale presieduto da Graziano Milia. Il Partito democratico avrà dodici consiglieri a Palazzo Regio tra i quali l'ex assessore Piero Comandini (non è stato eletto il presidente della circoscrizione 1 Gianfranco Carboni che però potrebbe entrare in Giunta). Eletti invece Stefano Delunas, Walter Marongiu, Luca Mereu, Claudio Uccheddu, Cristiano Gitani, Roberto Pili, Giorgio Palmas, Emanuele Armeni, Massimiliano Pusceddu e Rita Corda. Sinistra ecologia e libertà piazza due consiglieri: Giorgio Cugusi e Sandro Serreli. Per Rifondazione comunista entrano altri due consiglieri: Mario Ignazio Zuddas e Mariangela Peddizi. Ovviamente entrano in Consiglio anche Federico Palomba, il candidato presidente presentato dall'Italia dei Valori e Piergiorgio Massidda, candidato presidente per la lista omonima. Il Popolo delle Libertà, oltre il candidato presidente Giuseppe Farris (che presto deciderà se entrare a Palazzo Regio o mantenere il posto nella Giunta comunale presieduta da Emilio Floris) piazza quattro consiglieri: l'uscente Alessandro Sorgia, presidente della circoscrizione numero 4, Marcello Corrias, Oliviero Melis e Pierluigi Concu. Per la lista Farris entra il medico Giuliana Campus, per l'Unione di centro avranno un posto a palazzo Regio il sindaco di Mandas Umberto Oppus e Mario Fadda, per i Riformatori ci sarà il consigliere comunale Ricciotti Usai e per il Psd'Az Modesto Fenu.