Rassegna Stampa

Il Sardegna

Calamosca, la frana fa paura con i sigilli stagione a rischio

Fonte: Il Sardegna
14 giugno 2010

Sicurezza e Turismo. L'assessore convoca un vertice con Regione e Capitaneria

Gli operatori temono un'ordinanza di chiusura. Giagoni: prima miglioriamo la segnaletica

La Protezione civile chiude la spiaggia e i primi a spaventarsi sono i titolari dell’hotel Calamosca e dello stabilimento La Paillote. Frane o non frane, l’eventuale ordinanza del sindaco contro la balneazione in quel tratto di costa danneggerebbe i loro affari. Sabato mattina un piccolo smottamento ha provocato la caduta di qualche masso dalla scogliera. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco che hanno transennato il costone in questione. A fine mattinata, la decisione di evacuare la spiaggia, frequentata dai clienti dell’albergo ma non solo.

LA PICCOLA FRANA. I massi sono caduti intorno alle nove del mattino quando ancora in spiaggia non c’era quasi nessuno, mentre gli agenti della Polizia municipale si sono attivati a mezzogiorno per lo sgombero quando la spiaggia era piena di gente. «Convocherò una conferenza di servizi per giovedì», ha fatto sapere ieri l’assessore ai Servizi tecnologici con delega anche alla Protezione civile, Gianni Giagoni. Al tavolo parteciperanno anche gli assessori all’Ambiente di Regione e Provincia e la Capitaneria di Porto. «Si cercherà di fare il punto della situazione – ha detto Giagoni – e di indirizzare verso un’ordinanza del sindaco che preveda una segnaletica più chiara in una zona a rischio frane e smottamenti come questa». Per la verità, neanche a farlo a posta, già una settimana fa i tecnici di Comune, Regione e Capitaneria di porto avevano fatto un sopralluogo per verificare lo stato dei costoni di Calamosca, fino alla Sella del diavolo da una parte, e fino al promontorio di Sant’Elia dall’altra. Una zona nella quale il rischio frane non esiste certo da ieri.

I PRECEDENTI. Alcuni incidenti, uno mortale che risale a venticinque anni fa, avevano portato una delle amministrazioni precedenti ad emanare divieti di balneazione. Non troppo chiari se oggi Gianni Giagoni si vede costretto a parlare della necessità di una segnaletica più visibile. La richiesta di messa in sicurezza viene lanciata quasi ogni anno. L’ultima volta nel 2008, quando un bagnante aveva notato che alcune pietre rotolavano dal costone del faro verso il mare. Anche in quel caso erano intervenuti vigili del fuoco che avevano dichiarato la spiaggia inagibile e decretato il divieto di balneazione. Oggi Giagoni ha a che fare con lo stesso problema ag giunto alle preoccupazioni degli operatori commerciali della zona, i titolari dell’hotel Calamosca e dello stabilimento La Paillote, che ovviamente non trarrebbero alcun beneficio se divieti troppo severi riguardassero la spiaggia di Calamosca o le rocce sotto la Sella del diavolo. «Li ho già sentiti e li devo incontrare, anche con loro è necessario fare il punto », ha assicurato Giagoni. ¦ R.M.

Capitaneria

Un testo unico per la sicurezza

Dopo Ventotene

Una sorta di testo unico sulla sicurezza in mare: trentadue pagine della Capitaneria di Porto per trascorrere vacanze sicure. Particolare attenzione è stata data nelle regole contenute nel documento varato venerdì 4 giugno scorso, dopo la tragedia di qualche mese fa a Ventotene, ai pericoli, in terra e in acqua, dei costoni che si affacciano sul mare.