Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Il rischio-crolli? Colpa di Abbanoa»

Fonte: L'Unione Sarda
14 giugno 2010

La società avrebbe programmato un intervento di riparazione nei prossimi giorni

A Calamosca una perdita idrica minaccia “La Paillote”

La scogliera che sovrasta lo stabilimento balneare non avrebbe problemi di stabilità: lo dice la perizia di un geologo.
Ormai fa quasi parte dello stabilimento: «Qualcuno la usa per lavarsi i piedi e le mani prima di tornare a casa», racconta Valentina Merella, arrampicata sulla scalinata de La Paillote. E non è neanche così strano, visto che la cascata che viene giù per tutta la parete di rocce, uno sbalzo di una decina di metri, è di acqua pulita. Acqua potabile. In arrivo direttamente dalla rete idrica: «La falla si è aperta a febbraio e abbiamo chiesto molte volte ad Abbanoa di intervenire. Non si è mai fatto vedere nessuno». La perdita, proprio all'ingresso dell'ex stabulario di Calamosca, ha scavato la roccia ed è diventata un piccolo torrente che, come tutti i fiumi, cerca uno sbocco a mare. Ma visto che la pietra del costone è friabile, “arenaria di Pirri” dicono gli esperti, non serve un geologo per capire il potenziale pericolo: «Qualche giorno fa è caduta qualche pietra, probabilmente è stata portata dall'acqua».
IL SOPRALLUOGO Martedì scorso i tecnici di Regione e Comune hanno portato a termine, insieme alla Capitaneria di porto, un sopralluogo per verificare la stabilità di tutto il promontorio di Sant'Elia e della Sella del Diavolo. E hanno individuato diversi punti a rischio: tra questi anche la zona sotto il faro di Calamosca, chiusa sabato mattina dalla Protezione civile che ha fatto sgombrare la spiaggia dalla Polizia municipale. Ecco il paradosso: «Nonostante ci sia tutta questa attenzione sull'area, nessuno ripara una perdita di acqua pulita che va avanti da cinque mesi. La sera, quando chiudiamo lo stabilimento, la pressione aumenta e si forma una piccola fontana». Valentina Merella però spiega che la caletta dove è stato realizzato lo stabilimento La Paillote - la famiglia ha in concessione l'area dal Demanio fino al 2015 - è sicura: «Per avere tutte le autorizzazioni abbiamo dovuto dimostrare che non c'erano rischi di smottamento: la stabilità è attestata da una perizia di un geologo, al quale abbiamo dato l'incarico nel 2001». Dunque la scogliera non avrebbe problemi, «ma c'è il pericolo che la falla nella rete idrica faccia danni anche sotto quel punto di vista». La società comunque avrebbe programmato un intervento nelle prossime ore.
L'ORDINANZA Tra qualche giorno il Municipio potrebbe decidere di dichiarare off-limits alcune zone tra la Sella del Diavolo, Cala Fighera e Sant'Elia. In realtà il divieto di prendere il sole in questa parte del litorale esiste già dal 1987, quando dopo una tragedia (un pezzo della Sella franò e travolse un uomo che stava passeggiando sulla scogliera) il sindaco di allora firmò un'ordinanza per evitare altri incidenti. «Arriverà presto un nuovo provvedimento, più preciso e attuale», ha annunciato ieri l'assessore alla Pianificazione dei servizi Gianni Giagoni, che tra le varie deleghe ha anche quella della Protezione civile.
IL DIVIETO Per il momento, l'unica area ad essere vietata è quella del faro: l'accesso alla zona da sabato è impedito da alcune transenne. Ieri infatti la spiaggia di fronte all'hotel Calamosca aveva pochi centimetri di sabbia liberi. Due giorni fa, a mezzogiorno, la Polizia municipale ha fatto allontanare dalla scogliera una cinquantina di persone: poche ore prima uno dei bagnanti aveva notato un lieve smottamento, segnalato immediatamente ai vigili del fuoco che hanno circondato la zona con il nastro bianco e rosso e hanno avvisato la Protezione civile. Un episodio simile si era già verificato nel 2008. Anche quella volta, quasi nello stesso punto, una piccola frana venne giù dal costone del faro.
MICHELE RUFFI

14/06/2010