Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Centrosinistra, la carica di Bersani

Fonte: La Nuova Sardegna
14 giugno 2010


SABATO, 12 GIUGNO 2010

Pagina 5 - Sardegna

di Filippo Peretti

A Porto Torres e Nuoro (con Orlando) duro attacco a Cappellacci

La campagna elettorale chiusa col botto: polemiche sull’eolico e sulla crisi econonica dell’isola, l’impegno per Vinyls

CAGLIARI. E’ Nuoro la capitale sarda dei ballottaggi e non è certo un caso se i big del centrosinistra nazionale, a iniziare da Pierluigi Bersani, abbiano voluto tenere a Nuoro la manifestazione di chiusura della campagna elettorale. Il segretario del Pd ha lanciato la carica agli elettori: «Deve partire una alternativa alla politica sociale e antidemocratica della destra». Bersani è stato prima a Porto Torres, schierandosi a favore della ripresa di Vinyls.
A Porto Torres e a Nuoro (qui sul palco con il leader del Pd c’era per l’Idv Leoluca Orlando), Bersani ha attaccato duramente il presidente della Regione, Ugo Cappellacci. sul caso dell’eolico finito sotto inchiesta da parte della Procura di Roma. «Di tutta questa vicenda - - ha detto - penso tutto il male possibile. Credo che si stiano riaffacciando vecchi arnesi, vicende che speravamo di avere alle spalle. I sardi hanno la schiena dritta, non so come facciano ad avere u presidente che si mette a tappetino, non dico a Berlusconi, ma a Verdini». Il segretario del Pd ha criticato le leggi speciali che hanno provocato «corruttela» e ha difeso «l’energia pulita anche sotto il profilo morale». A Bersani hanno quindi replicato il portavoce di Cappellacci, Alessandro Serra, e il capogruppo regionale del Pdl, Mario Diana. «A corto di argomenti il dinosauro Bersani è sbarcato in Sardegna col suo bagaglio di insulti», ha detto Serra. Secondo Diana «Bersani non sa di cosa parla, perché la giunta Cappellacci non ha concesso alcuna autorizzazione».
A Porto Torres Bersani ha testimoniato «la vicinanza del Pd nazionale ai problemi di questa città, che sono problemi nazionali», perché «la l’apparato industriale della chimica non può essere abbandonato». Riferendosi al caso Vinyls, ha attaccatto il governo Berlusconi: «Non non c’è più un ministero, io non ho capito chi si occupi a Roma di questa questione».
Dei temi più strettamenti politici Bersani si è dilungato soprattutto a Nuoro, per la chiusura ufficiale della campagna elettorale sarda del Pd. Assieme a lui c’era il portavoce nazionale dell’Idv, Leoluca Orlando, mentre Nichi Vendola (Sinistra e libertà), Oliviero Diliberto (Pdci) e il socialista Riccardo Nencini hanno inviato video-messaggi.
«Al primo turno qui in Sardegna, ma anche in Sicilia, in Trentino a Bolzano abbiamo visto - ha detto Bersani - una grande forza del centrosinistra, una capacità di comiciare a mettersi alle spalle il ciclo elettorale negativo degli ultimi anni». Ora «c’è bisogno di fiducia, di unità e di mettere questo appuntamento in un contesto nazionale», perché «abbiamo bisogno di smentire una politica sociale e antidemocratica della destra, io mi aspetto in Sardegna una spinta in questa direzione, che dia forza all’unità del centrosinistra e anche al nostro partito e a quelli che lo rappresentano».
Per quanto riguarda il Pd, Bersani si è soffermato anche sul rinnovamento. Rispondendo a una domanda dei giornalisti su una frase di Romano Prodi («i giovani caccino a calci gli attuali leader»), il segretario ha detto: «Credo credo che ci sia un’esigenza di rinnovamento, bisogna che ce ne incarichiamo un po’ tutti. Io ho fatto una segreteria che è tutta di quarantenni». Affiancato per tutto il giorno da Silvio Lai, Bersani ha aggiunto di avere «segretari regionali che all’80% sono quarantenni, diecimila amministratori, ottomila sono tra i 30 e i 40 anni». Il problema è spesso la comunicazione. E ha auspicato che nei talk show televisivi venga «lasciata un po’ fuori la generazione di prima».
Gli appelli finali al voto sono stati forti non solo a Porto Torres e a Nuoro. Il test politico delle amministrative è molto sentito. Nel 2005 il centrosinistra aveva vinto per 7 a 1 nelle Province (perdendo solo Oristano) e in tutti i 6 grandi Comuni (Sassari, Nuoro, Porto Torres, Iglesias, Quartu e Sestu). Alle elezioni regionali dell’anno, nei collegi provinciali si è invece imposto il centrodestra per 6 a 2 (il centrosinistra si era confermato primo a Sassari e nel Medio Campidano). In questo turno delle Provinciali il centrosinistra è in vantaggio per 3 a 2 e ora spera si arrivare almeno a 5, numero che sancirà la vittoria. La battaglia del centrosinistra si è concentrata nell’ultima fase a Nuoro perché anche in caso di pareggio per 4 a 4 nelle Province, un risultato negativo a Nuoro, da sempre roccaforte rossa, trasformerebbe il pareggio numerico in una sconfitta.