SABATO, 12 GIUGNO 2010
Pagina 1 - Cagliari
La destra: «Noi lo votiamo per due punti di intervento nel sociale che ci trovano concordi»
Massimo Zedda: «Non abbiamo bisogno di quelle preferenze»
CAGLIARI. «Non c’è alcun accordo con l’Msi nè con altri partiti che non siano della coalizione», ha precisato ieri Graziano Milia, presidente della Provincia uscente e ricandidato del centrosinistra alla carica di responsabile dell’ente intermedio. L’Msi, che al primo turno aveva appoggiato il senatore del Pdl Piergiorgio Massidda, ha dichiarato recentemente (e come già pubblicato da La Nuova) che appoggerà Milia. «Da parte mia - ha sottolineato il presidente uscente - io mi rivolgo a tutti gli elettori della provincia, anche a quelli che in precedenza hanno votato Giuseppe Farris o Massidda. Non posso però impedire a nessuno di sostenermi. In realtà tutta la storia è una enfatizzazione fatta dal mio avversario».
Per l’Msi, il coordinatore regionale Pier Paolo Cotza, ha precisato che «non c’è alcun accordo politico con Milia, tanto meno col centrosinistra. Abbiamo storie completamente diverse e non avrebbe senso nè per quello schieramento, nè per noi. Abbiamo solo fatto un accordo programmatico due punti: l’istituzione di un fondo di garanzia per la prima casa per le famiglie disagiate e l’esonero dal pagamento dei parcheggi delle strisce blu negli ospedali per chi va a visitare i propri congiunti. Milia, col quale non ci siamo incontrati, coviene con noi su questi punti». Ma non tutti nel centrosinistra hanno apprezzato questo tipo di appoggio. Secondo Massimo Zedda, consigliere regionale e comunale de La Sinistra, «l’Msi con noi non c’entra niente. Quel partito può fare quello che vuole, a noi quei voti non ci servono. Se ci fosse stato un accordo, io sarei tra quelli che non vanno a votare. Mi sembra più una decisione fatta per fare dispetto a Farris». Per Ninni Depau, capo gruppo del Pd in consiglio comunale, «la questione è un’altra ed è quella di capire che cosa sta capitando nel centrodestra. Questo è il problema. Da parte nostra non mi risulta che vi sia stato alcun accordo». Che si tratti di «una strumentalizzazione da parte del nostro avversario politico» è chiaro per Claudia Zuncheddu, consigliera comunale e regionale dei Rossomori. «Noi siamo antifascisti e ne siamo fieri e per noi si tratta di una discriminante fondamentale. Poi se vi sono divisioni nel centrodestra, questo non ci riguarda, anche se c’è sempre qualcuno che tende a strumentalizzare». (r.p.)