Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

In programma sit-in davanti alle banche e alla sede Rai

Fonte: La Nuova Sardegna
11 giugno 2010

VENERDÌ, 11 GIUGNO 2010

Pagina 1 - Cagliari

RAPPRESENTANZE DI BASE

CAGLIARI. Il fronte di lotta inaugurato da Cobas e Rappresentanze di base non si ferma alla riforma Gelmini. A dar fuoco alle polveri è anche la manovra finanziaria del governo. Il risultato? Lo sciopero generale del pubblico impiego fissato per il 14 giugno. «La crisi economica è imputabile a banche, evasori e corrotti - ha affermato ieri mattina il rappresentanze delle RdB Federico Carboni -. Eppure, anche con l’ultima manovra finanziaria, a pagare sono sempre i lavoratori statali usati dallo Stato come un bancomat. Per questo il 14 giugno abbiamo proclamato lo sciopero generale del pubblico impiego, con diversi sit-in a Cagliari davanti alla sede regionale della Rai e sotto alcune filiali bancarie». Carboni ha quindi snocciolato alcuni dati, a cominciare dai costi della politica e dalle spese militari. «Dagli ultimi dati della Corte dei Conti - ha specificato il sindacalista - è emerso che la corruzione nella pubblica amministrazione costa allo Stato circa 60 miliardi di euro l’anno. A questo si aggiunge lo scandalo delle auto blu, che in Italia sono oltre 650 mila e, come se non bastasse, il governo ha speso 29 miliardi di euro per l’acquisto di 131 bombardieri F35 e 100 elicotteri da guerra, con una spesa maggiore della stessa manovra finanziaria. I lavoratori pubblici non sono più disposti a pagare per coloro che in questi anni hanno lucrato sulle spalle degli statali, ai quali vengono riservati solo sacrifici». Nel mirino delle Rdb vi sono in particolare il blocco del rinnovo contrattuale del pubblico impiego per il triennio 2010-2012 e dell’adeguamento delle retribuzioni fino al 2013, lo stop agli scatti di anzianità nella scuola e nell’università, la riduzione del 50% delle spese per la formazione e per il personale precario.(p.s.)