Rassegna Stampa

Il Sardegna

Prezzi alti ma senza contratto il business degli affitti in nero

Fonte: Il Sardegna
10 giugno 2010

Università. Inchiesta degli studenti: un fuorisede su quattro vive in appartamenti ceduti irregolarmente

Per una stanza si pagano anche 300 euro al mese.Niente Campus, contestato il Comune

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it

Uno studente fuori sede su quattro paga l’affitto dell’appartamento in nero. E c’è un’altra quota significativa che lo paga regolarmente solo in modo parziale. Sono i dati più significativi dell’inchiesta sugli affitti degli alloggi per studenti “fuori sede” in sede. Il monitoraggio, redatto dai Giovani comunisti del gruppo UniCa 2.0, è stato presentato ieri nell’aula magna della facoltà di Lettere e Filosofia, alla presenza del presidente dell’Ersu Daniela Noli, che ha ammesso l’esiguità di risorse a disposizione, ha sferrato un attacco deciso alle precedenti gestioni dell’ente regionale allo studio, senza risparmiare il Comune, colpevole, secondo la Noli di tenere in stand by 1 milione e 400 mila euro per la residenzialità diffusa. Ad accendere l’animo della presidentessa, prima le dichiarazioni dei Moreno Lai dei Giovani comunisti che ha accusato le istituzioni di non aver mai permesso lo sviluppo di Cagliari città studentesca, poi si sono aggiunti gli esiti dell’inchiesta presentata da Matteo Quarantiello del consiglio degli studenti.

UNDICI LE DOMANDE rivolte a mille iscritti dell’Ateneo cagliaritano (950 pendolari e 50 della casa dello studente). Il dato principale è quello degli affitti: il 58% degli intervistati ha un contratto e il 42 % ne ha uno irregolare o semplicemente non ne ha. Secondo la ricerca, la stragrande maggioranza dei possessori di regolare contratto non sarebbe a norma con la legge 431 del 1998 che farebbe lievitare enormemente la quota degli affitti irregolari. Le spese per una stanza vanno dai 150 ai 300 euro. Poi gli altri dati: i pendolari che viaggiano per motivi economici (il 66 %), i quartieri prescelti: abita a Is Mirrionis il 29, 44 % dei fuori sede, a San Benedetto il 22, 43%, nel centro storico (Stampace, Villanova e Marina) il 15 % e il 14, 33 a San Michele. San Michele. Gli studenti hanno infine chiesto all’Ersu di farsi da tramite per la ricerca delle abitazioni, allo scopo di garantire prezzi bassi vincoli contrattuali per scongiurare speculazioni ai loro danni. A novembre l’Ersu aveva presentato un progetto per la residenzialità diffusa e il campus in viale La Playa. Delle risorse, però, non c'è alcuna traccia nei bilanci.

Opinione Daniela Noli*

Nuova linea per l'Ersu

Abbiamo una nuova visione dell’Ente regionale per il diritto allo studio. Che non deve essere solo una sorta di passacarte, ma punto di riferimento per gli studenti sul territorio. Abbiamo in programma iniziative come il Welcome day e l’accoglienza nella nostra sede del corso Vittorio Emanuele degli studenti in pausa tra un esame e l’altro. Faremo da tramite tra gli studenti e i locatari, agevolando corsie preferenziali per le esigenze sanitarie degli studenti. Speriamo che il Comune non mandi in fumo i fondi (1 milione e 400 mila euro) europei del progetto “Città metropolitana”. Soldi per acquistare palazzine e dare vita al “cohousing”, alloggi privati con spazi da utilizzare in comune.
*Presidente dell'Ersu