Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Caso Scardella, la Prefettura blocca la piazza

Fonte: L'Unione Sarda
18 luglio 2008

Il Comune attende da tre mesi una comunicazione da palazzo Viceregio per l'intitolazione ufficiale

«Processi ancora in corso». Ma le sentenze sono state già depositate
La targa è già stata incisa: «Piazza Aldo Scardella. Vittima dell'ingiustizia». Peccato che sia ancora nei magazzini comunali, anche se per l'intitolazione ufficiale c'era una data (il 31 maggio scorso) e lo slargo di via dei Donoratico (scelto dalla commissione toponomastica) è stato imbiancato e risistemato, pronto per le foto e il battesimo con le autorità.
Circa dieci giorni prima della cerimonia però, in Municipio è arrivato un fax della Prefettura, che suonava più o meno così: «Bloccate l'intitolazione, su Scardella ci sono ancora dei procedimenti in corso». Riferendosi, probabilmente, alla riapertura delle indagini sulla morte del ragazzo accusato - ingiustamente, ma si scoprì solo dopo che i secondini lo trovarono impiccato nella propria cella - della rapina con omicidio al Bevimarket. «Indagini già archiviate ad aprile», specifica Cristiano, fratello di Aldo. La comunicazione della chiusura di tutti i procedimenti è stata notificata alla Prefettura. Servirebbe solo un nulla osta, un altro fax per dare un via libera ad una piazza che, come spiegarono qualche mese fa i familiari, «servirà per non dimenticare Aldo e per fare in modo che non ci siano più errori del genere».
E invece? Invece sulla targa si sta accumulando la polvere di un silenzio-dissenso: nessuna comunicazione da Palazzo Viceregio, cerimonia ritardata e promotori dell'intitolazione (sostenuti da 3.500 firme raccolte in pochi mesi) ancora in attesa.
«Abbiamo depositato in Prefettura i documenti che provano la chiusura di ogni procedimento che riguardava Aldo», ricorda il consigliere comunale Claudio Cugusi.
Carte rimaste impantanate su qualche scrivania anche se, fanno sapere dagli uffici di piazza Palazzo, «non c'è nessun blocco, gli atti stanno seguendo la normale procedura».
Per il momento, in via Roma non è ancora arrivata nessuna lettera. Senza, la decisione della commissione toponomastica (presa all'unanimità, in una riunione di metà ottobre) deve rimanere ferma in un cassetto, facendo passare inutilmente il ventiduesimo anniversario (il 2 luglio) dalla morte di Scardella.
Una cerimonia che secondo Cugusi (presidente del comitato che ha chiesto, più di un anno fa, la dedica della piazza) è «necessaria al più presto, perché è un atto di pacificazione collettiva e memoria per un ragazzo morto ingiustamente». Trovato cadavere a Buoncammino con il collo stretto da un lenzuolo. Affianco, un biglietto con una scritta che ora graffia come un brivido: «Muoio innocecente».
Schiacciato da un processo sbagliato e da una fretta giudiziaria che ha portato la commissione comunale (col sindaco in testa) a dire sì ad una piazza in suo ricordo. «Vittima dell'ingiustizia». E adesso della burocrazia.
MICHELE RUFFI

18/07/2008