Storia Premiato il “Michelangelo”
Il più conosciuto della nostra Costituzione? L'articolo 1, «L'Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro». Ora pensiamo a un dipinto che ce lo evochi. “Il Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo, per esempio. Prendiamo l'articolo 2, parla di diritti inviolabili dell'uomo, e allora cosa può esserci di meglio della “Libertà che guida il popolo” di Eugène Delacroix? L'articolo 3 ci ammonisce che tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge. Ma ne siamo sicuri? “Il vagone di terza classe” di Daumier, con quei volti rassegnati, ci dice ben altro. Ed è bene che ci dica altro, a che servirebbe studiare?
Abbinare l'arte alla storia, scegliere un dipinto per ogni articolo, fino al numero 12, è stato per un anno il lavoro di due classi del liceo scientifico Michelangelo di Cagliari: sostenuti dalla dirigente scolastica Ada Pinna e guidati dalle docenti Luisa Mereu (IV C) e Andreana Ghisu (II F) gli alunni hanno partecipato a un concorso nazionale («I principi fondamentali della Costituzione immortalati dall'arte») conquistando una lusinghiera menzione speciale.
Così, dipinto dopo dipinto, articolo dopo articolo, spiegazione dopo spiegazione, hanno composto un mosaico affascinante che è stato per loro un formidabile strumento di riflessione. Attribuendo alle “Spigolatrici” di Millet il compito di ricordarci il diritto al lavoro, all'“Incontro a Teano” di Pietro Aldi la promozione delle autonomie locali, al “Mattino di un villaggio sardo” di Giuseppe Biasi la celebrazione della tutela delle minoranze linguistiche, a “L'Imperatore Teodosio e Sant'Ambrogio” di Van Dick l'indipendenza e la sovranità di Stato e Chiesa, al leonardesco “Uomo Vitruviano” la tutela della cultura e della ricerca scientifica, tecnica, paesaggistica, storica e artistica. Ancora Delacroix (“L'ingresso dei crociati a Costantinopoli”) per ricordarci provocatoriamente che tutte le confessioni religiose sono uguali davanti alla legge. E le suggestioni tahitiane di Gauguin per rendere omaggio agli stranieri e ai loro diritti. Per il numero 11, L'Italia ripudia la guerra, un pugno allo stomaco: la splendida “Fucilazione del 3 maggio 1808” di Goya ( nella foto un particolare ). Infine il Palazzo del Quirinale, in tutta la sua bellezza, per il numero 12.
Originale ed efficace: con questi due aggettivi il presidente della Camera Gianfranco Fini ha definito il lavoro degli studenti cagliaritani. Un riconoscimento importante, se si considera che sono stati sessanta i progetti nazionali selezionati tra centinaia che hanno partecipato, cinque i vincitori, e solo dieci le menzioni. A indire il concorso (patrocinio di Senato e Camera), il Miur (Ministero Istruzione, Università e Ricerca), all'interno delle lezioni di Costituzione “Dalle aule parlamentari alle aule scolastiche”. Giorni fa, alla presenza di Schifani e Fini, senatori e deputati, e dei delegati delle scuole selezionate, la cerimonia di premiazione nell'aula di Montecitorio che ha visto nascere la Costituzione. Un tuffo nella storia per gli allievi del Michelangelo, che nella premessa del loro lavoro hanno fatto riferimento al monito del giudice Antonino Caponnetto: «Con la Costituzione libertà e democrazia iniziano a far parte dell'aria che respiriamo... Ma fate attenzione, perché da nessuna parte è scritto che questi valori siano conquistati in eterno, vanno difesi; conosciuti e difesi, giorno per giorno....».
MARIA PAOLA MASALA
09/06/2010