Rassegna Stampa

Il Sardegna

Parte la procedura per il Ppr nuovo piano previsto nel 2012

Fonte: Il Sardegna
8 giugno 2010

Urbanistica. Inizia il processo per la modifica delle norme paesaggistiche di Soru

 Asunis: nelle fasce costiere solo interventi migliorativi , in campagna solo edifici agricoli

 Alessandro Zorco alessandro.zorco@epolis.sm

Nessun nuovo intervento entro i 300 metri dal mare e nella aree vicine a fiumi e a siti archeologici (salvo quelli “migliorativi”) e possibilità di costruire nell'agro solo a condizione di mantenere la funzione agricola degli edifici. Come preannunciato un anno e mezzo fa, la Giunta Cappellacci parte all'assalto del Piano paesaggistico regionale. Una riforma - ha spiegato ieri l'assessore regionale all'Urbanistica Gabriele Asunis - resa necessaria dal fatto che l'attuale pianificazione non è supportata da adeguati rilievi cartografici (come prevede il Codice Urbani) e dunque si risolve in una mera enunciazione di principio. Non solo: nel Ppr attualmente in vigore per le zone costiere dell'Isola mancano - ha spiegato Asunis - disposizioni in grado di consentire la modifica o addirittura l'eliminazione dei tanti obbrobri paesaggistici disseminati nei litorali sardi. «Il nuovo Ppr dovrà prevedere processi di riconversione di alcune strutture per minimizzarne l’impatto sul territorio - ha spiegato l'assessore - perchè quando queste rappresentano un disturbo visivo intervenire è doveroso».

«IL NUOVO PPR dovrà essere esteso all'intero territorio regionale », ha precisato Asunis illustrando il percorso che - entro il 2012 - dovrebbe portare alla nuova pianificazione. Senza grandi rivoluzioni. Nella fascia costiera qualsiasi intervento - pur facilitando la fruibilità delle aree da parte dalla collettività - dovrà infatti essere previsto, ha spiegato, nell’ambito di «norme rigide per evitare trasformazioni o incrementi di volumetrie». Mentre nelle zone interne - ha specificato Asunis - non sarà previsto un lotto minimo per poter costruire ma «le residenze dovranno essere funzionali all’attività agricola o zootecnica ». Quanto al metodo, il percorso - che inizierà il prossimo 16 giugno con il primo di una serie di tavoli con i territori - sarà improntato alla massima concertazione con Comuni e Province. Sono previsti 14 “laboratori del paesaggio” con la partecipazione dei rappresentanti dei territori e degli enti locali. Ma è stata avviata anche un'interlocuzione con il ministero dei Beni culturali si auspica il coinvolgimento delle Università di Cagliari e Sassari. L'assessore Asunis ha anche annunciato che la Regione sta valutando insieme alle associazioni degli enti locali l’ipotesi di percorsi intermedi per regolamentare già da subito le aree non inserite nell’attuale Ppr. Con una considerazione: il paesaggio non è una cartolina ma è un qualcosa di dinamico. «Non è possibile un unico strumento urbanistico per tutto il territorio isolano - ha concluso Asunis - ma sono necessarie norme che si attaglino alle diverse esigenze». 

 Le norme transitorie

Alcune norme transitorie ''molto rigide” potrebbero traghettare il vecchio Ppr nel percorso di revisione del testo approvato dalla Giunta Soru e da oggi oggetto di possibili modifiche da parte della Giunta Cappellacci. «Queste norme, con l’aiuto dell’Anci, Asel ed Ups, serviranno - ha spiegato l'assessore all'Urbanistica Gabriele Asunis - per mettere un freno negli areali non individuati dal Piano».