Rassegna Stampa

Il Sardegna

Caos bollette, Regione in campo Abbanoa: così staniamo i furbetti

Fonte: Il Sardegna
8 giugno 2010

Il disservizio. Ingiunzioni anche per chi ha già pagato, l'assessore ai Lavori Pubblici convoca i vertici della società

 Il direttore generale Murtas: pronti a fornire i dati , per uno in regola molti altri sono morosi

L'allarme bollette “pazze” di Abbanoa diventa un affare istituzionale. La Regione ha deciso di occuparsi del caos negli ufficia di viale Diaz e di quelli sparsi per tutta l'Isola: l'assessore ai Lavori Pubblici Angelo Carta ha scritto una lettera ai vertici della società, il presidente Pietro Cadau e il direttore generale Sandro Murtas, per avere chiarimenti «sulle comunicazioni inviate nelle ultime settimane dal gestore unico del servizio idrico, che hanno causato allarme tra gli utenti che le hanno ricevute». Spiega l'assessore: «Pur non essendo la Regione competente in maniera diretta, ho deciso di attivarmi per chiarire la situazione a tutela dei diritti dei cittadini sardi».

LE INGIUNZIONI. La cronaca di questi giorni ha come scenario gli uffici di Abbanoa di viale Diaz e di tutte le altre sedi: la società ha spedito decine di migliaia di ingiunzioni di pagamento per consumi degli ultimi anni, anche precedenti al 2005. Una valanga di raccomandate che ha travolto pure chi ha pagato. Così gli sportelli sono stati presi d'assalto: c'è chi sostiene di aver saldato e ha il bollettino per dimostrarlo, chi quella carta non ce l'ha perché l'ha persa, chi non la può avere perché la bolletta non l'ha mai pagata ma prova a passarla liscia, e anche chi si trova a rischiare di vedersi staccata l'acqua per debiti irrisori (pochi centesimi) o pari a zero. File interminabili, proteste, toni sempre più accesi, le associazioni di consumatori che promettono azioni legali. Sulle bollette pazze scoppia un putiferio. E adesso la Regione chiede lumi e convoca la società.

LA SOCIETÀ. «Il problema c'è, impossibile negarlo, ma vanno guardati i numeri: li forniremo nel dettaglio all'assessore al più presto». Sandro Murtas spiega con voce pacata le cause del dramma vissuto da migliaia di cittadini. Abbanoa vanta crediti per un centinaio di milioni di euro, è arrivato il momento di cercare di mettersi in pari: «Gli anni scorsi», spiega, «abbiamo aggredito i grossi debitori, come alcuni centri vacanze. Chiarite quasi in via definitiva quelle posizioni adesso vagliamo quelle degli utenti minori: abbiamo spedito decine di migliaia di ingiunzioni. Certo, qualcuno ha già saldato: ma per uno che è in regola ce ne sono almeno altri cinque che non l'hanno fatto». Piazza pulita dei morosi, quindi, ma ancora bisogna giustificare gli errori: «Qualche sbaglio può essere imputato al database», aggiunge Murtas, «ma i casi sono tanti: qualcuno può aver versato i soldi alle Poste usando un bollettino in bianco, senza il codice a barre che ci dà la possibilità di fare un controllo immediato. O altri che, per una qualsiasi causa, hanno effettuato un pagamento incompleto e i computer rilevano un'insolvenza. E ancora: cambi di residenza, trasferimenti di utenza. I nostri archivi informatici, ereditati da precedenti gestori, sono aggiornati, ma le variabili sono numerose ». Chi ha già pagato può stare tranquillo, ma deve sapere che tutte le scocciature, oltre che da inevitabili errori commessi da Abbanoa, sono causate da chi le bollette non le ha mai nemmeno aperte. E.F

I tempi

La prescrizione non salva nessuno 

Niente prescrizione, devono essere pagate anche le ingiunzioni per consumi più vecchi di cinque anni. A spegnere le speranze di coloro che hanno fatto affidamento sul conforto dato dalle associazioni di consumatori ci pensa il direttore generale Murtas: «Se in passato sono arrivate raccomandate o ingiunzioni da Abbanoa, siamo di fronte ad atti che interrompono la decorrenza della prescrizione». Cittadinanzattiva: non sborsate nulla

Cittadinanzattiva invita gli utenti che hanno ricevuto bollette scadute da oltre cinque anni a non pagarle, dato che sono prescritte in base al codice civile, e a comunicarlo al gestore tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Per chiarimenti: via Ariosto 24, allo 0704522861 o all’e-mail cittadinanzattivaca@tiscali