Amministrative. Chiusi gli apparentamenti per le tre Province al voto il 13 e 14 giugno
A Nuoro il partito di Di Pietro sceglie Deriu. Atteso in Sardegna il premier Berlusconi
La corsa agli apparentamenti, che porteranno gli schieramenti in campo a giocarsi all'ultimo voto la vittoria nelle tre province rimaste ancora senza presidente, è terminata. La scadenza di ieri ha definito meglio gli assetti e le alleanze ma non ha ancora sciolto alcune riserve significative per il voto del 13 e 14 giugno a Cagliari, Nuoro e Ogliastra. Il primo segnale arriva dall'Italia dei Valori: sì all'alleanza con il Pd a Nuoro, ma sulla piazza cagliaritana il deputato Federico Palomba chiude con un no, specificando che questa decisione «non contrasta con l'importanza strategica dell'alleanza Pd-Idv-forze democratiche per l'alternativa, presente in sette province su otto, data l'assoluta peculiarità del contesto politico».
PALOMBA SI RISERVA di spiegare la scelta dell'Idv questa sera durante una conferenza stampa ma anticipa che «c'è stato un ampio dibattito all'interno del partito che ha avuto il conforto di moltissimi messaggi arrivati sul web da chi consigliava di seguire una direzione o l'altra». «La scelta - ha proseguito l'ex governatore della Regione - è stata dettata da una forte necessità di evitare qualsiasi tipo di strumentalizzazione. Non è un problema di poltrone». Ma la sisinistra si presenta più forte perché in molti abbiamo voluto raccogliere il segnale dei cittadini di chiudere rapidamente la stagione del centrodestra in Sardegna». Ma se per la Provincia di Cagliari l'Idv dice no, c'è chi, come Fortza Paris, non fa apparentamenti ma sorride a Milia. «Graziano Milia è stato l'unico che ci ha ascoltato - ha spiegato Gianfranco Scalas - dall'altra parte silenzio assoluto, non eravamo nei loro pensieri né prima, nè adesso», chiarisce in riferimento al centrodestra di Farris. «Milia si è detto disponibile a fare proprio le nostre istanze - ha proseguito Scalas - e domani ufficializzeremo il nostro invito agli elettori».
I BALLOTTAGGI riguardano Cagliari dove il centrosinistra con l'uscente Milia ha avuto il 33,78% contro il superiore 46,52% del centrodestra guidato da Giuseppe Farris. Nel capoluogo c'era una frattura nei due schieramenti: il senatore del Pdl Piergiorgio Massida ha corso da solo riportando il 9,03%, così come ha gareggiato da solo l’Idv col deputato Federico Palomba che ha avuto il 6,63%. Per il ballottaggio non si è raggiunto l'apparentamento nè per voti Idv nè per quelli di Massidda. Nell’Ogliastra il centrodestra con Sadro Rubiu ha avuto nella prima tornata il 43,76% e il centrosinistra con Bruno Pilia il 41,06% e per il ballottaggio si presenteranno senza nuovi apparentamenti. E a puntare tutto sulla vittoria del centrodestra ci pensa il premier Silvio Berlusconi, atteso per una visita elettorale in sostegno dei candidati in tutte e tre le Province.
La chiave 1 Uras (Sel): sì all'accordo¦
Luciano Uras (Sel): «Per noi è assolutamente coerente, politicamente giusto e moralmente conseguente sostenere attivamente, in tutte le realtà, gli schieramenti democratici e di centrosinistra»
. 2 Angelo Bonelli: Verdi esclusi
Angelo Bonelli, presidente nazionale dei Verdi: «È incomprensibile la decisione del Pd di rifiutare l'apparentamento tecnico alla lista dei Verdi per le elezioni comunali e provinciali di Nuoro».