Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Cambia solo il Pd, intese con Sinistra e Idv

Fonte: La Nuova Sardegna
7 giugno 2010

LUNEDÌ, 07 GIUGNO 2010

Pagina 5 - Sardegna

Gli «apparentamenti» a Nuoro, le proteste degli esclusi (anche dal Pdl a Cagliari)

Nel centrosinistra leader soddisfatti ma Rossomori e Verdi denunciano il mancato coinvolgimento: «Così si rischia di perdere»

FILIPPO PERETTI


CAGLIARI. Sette ballottaggi ma «apparentamenti» soltanto a Nuoro e soltanto nel centrosinistra. Domenica e lunedì si voterà per tre Province e per quattro Comuni e quasi dappertutto agli elettori sardi verrà offerta la stessa sfida tra i candidati principali.
A Nuoro gli unici apparentamenti. Per la sottoscrizione degli accordi ufficiali si è mosso solo il centrosinistra, chiamato a recuperare sugli avversari. Per la Provincia hanno siglato l’apparentamento sia l’Italia dei valori sia Sinistra e libertà, per il Comune solo Sinistra e libertà (in caso di vittoria l’Idv avrà la carica di vicesindaco per il suo candidato Gianni Salis). Idv e Sel al primo turno erano assieme ai «ribelli» del Pd capitanati da Efisio Arbau (che è rimasto solo e ufficialmente non si schiera dichiarando che farà comunque opposizione). Nessun accordo, invece, con Verdi e Rossomori, tra molte proteste. Il presidente uscente Roberto Deriu (32,5%) spera così di sorpassare il centrodestra di Luigi Crisponi (38,3%). Il centrosinistra deve recuperare anche al Comune: al primo turno il suo candidato Alessandro Bianchi ha avuto il 33,3% contro il 34,4 di Paolo Manca (centrodestra).
Gli altri due ballottaggi per le Province. Invariati gli accordi a Cagliari e in Ogliastra. A Cagliari alleanze ufficiali invariate nel centrodestra (Giuseppe Farris ha avuto il 46,5%) e nel centrosinistra (il presidente uscente Graziano Milia ha avuto il 33,8%). Il Pdl non ha neppure cercato il senatore «ribelle» Piergiorgio Massidda (9,0%), il Pd non è riuscito a convincere l’Idv (al primo turno Federico Palomba ha avuto il 6,6%) dopo lo scontro sulla questione morale: la condanna di Milia per abuso d’ufficio.
In Ogliastra sfida invariata tra il centrodestra di Sandro Rubiu (43,l8%) e il centrosinistra di Bruno Pilia (41,1%): entrambi avranno il compito di pescare nel mare degli indecisi.
Gli altri tre ballottaggi per i Comuni. Non cambia la situazione neppure a Iglesias, Porto Torres e Sestu. A Iglesias la sfida è tra Paolo Fogu (centrodestra) che ha ottenuto il 44,9% al primo turno e il sindaco uscente Pierluigi Carta (centrosinistra), che ha avuto il 29,5%. Il «ribelle» del centrodestra, l’ex assessore regionale Roberto Frongia, leader locale dei riformatori sostenuto dal deputato del Pdl Mauro Pili (avversario storico di Fogu), ha lasciato «libertà di voto» ai suoi elettori. A Sestu due liste (Fortza Paris e Sestu per tutti), pur in assenza di apparentamento, hanno dichiarato l’appoggio politico al candidato del centrodestra Antonio Mura (36,9% al primo turno), che se la vedrà con il sindaco uscente del centrosinistra Aldo Pili (che viene dal 34,8%). A Porto Torres due candidati del centrosinistra: quello ufficiale è il sindaco uscente Luciano Mura (39,3%) e lo sfidante Beniamino Scarpa (35,12%).
Lai: «Soddisfazione del Pd sardo e nazionale». «Abbiamo messo tutto l’impegno e la disponibilità necessaria per raggiungere la massima unità del centrosinistra e siamo soddisfatti del risultato raggiunto». Lo ha detto il segretario regionale del Pd, Silvio Lai, nell’affermare che ai ballottaggi «il centrosinistra si presenta più forte e più unito, perché in molti abbiamo voluto raccogliere il segnale dei cittadini di chiudere rapidamente la stagione del centrodestra in Sardegna». Lai ha detto che dopo gli accordi con Sel e Idv a Nuoro «c’è ancora lo spazio perché altri apporti politici, nelle prossime ore, arrivino da chi ha a cuore la vittoria del centrosinistra e la sconfitta del centrodestra che rapina l’isola e il Paese. Abbiamo voluto mettere questo obiettivo al primo posto perché sono i valori della difesa dei più deboli e gli interessi dei sardi a guidarci, ogni altra motivazione non vale di fronte a queste priorità». Lai ha sottolineato il contributo dalla segreteria nazionale, attraverso il responsabile degli enti locali Davide Zoggia, il quale a sua volta ha dichiarato la propria soddisfazione per gli accordi nuoresi grazie alle intese tra il Pd sardo e i vertici di Sel e Idv.
Palomba: «Più forte il rapporto col Pd». «Sono andato personalmente a Nuoro a chiudere l’apparentamento per la Provincia e l’accordo politico per il Comune su richiesta di Pd e Sel per dare maggiore importanza all’alleanza, a sostegno degli organismi territoriali», ha detto il coordinatore dell’Idv. Federico Palomba ha invitato «tutti elettori democratici, a qualunque partito appartengano, anche a quelli non apparentati, a sostenere il centrosinistra per non consegnare alla destra, travolta dagli scandali nazionali, il governo di territori a tradizionale vocazione democratica». La decisione di non apparentamento per a «non contrasta con l’importanza strategica dell’alleanza democratica per l’alternativa, presente in sette province su otto, data l’assoluta peculiarità del contesto politico».
Uras: «Far vincere il centrosinistra». «Per noi è coerente e politicamente giusto, quindi moralmente conseguente, sostenere in tutte le realtà gli schieramenti democratici e di centrosinistra». Lo ha detto il capogruppo di Sinistra e libertà nel confermare gli accordi del primo turno e nel sottoscrivere l’apparentamento a Nuoro con i candidati del Pd. osì «Il segnale che deve partire dall’isola - ha sggiunto Uras - deve essere di inequivocabile contrasto alla manovra economica e finanziaria, nordcentrica ed iniqua, proposta dal governo Berlusconi. Deve essere un no deciso al progressivo logoramento delle istituzioni democratiche autonomiste, un no all’aggressione delle libertà fondamentali, ad iniziare da quello della libera e plurale informazione».
I Rossomori contestano la scelta del Pd. Il coordinamento provinciale nuorese dei Rossomori ha diffuso una nota per dire che «il Pd e i suoi alleati hanno deciso che l’apporto dei Rossomori per far vincere il centrosinistra non è necessario» e che pertanto «se, come probabile, il centrosinistra ultima versione dovesse perdere a Nuoro nessuna colpa potrà esserci attribuita». Secondo i Rossomori «il vertice del Pd per tutelare gli assetti interni ha fatto strame di rapporti politici tra le forze della sinistra».
La protesta dei Verdi per l’esclusione. «E’ incomprensibile la decisione del Pd di rifiutare l’apparentamento tecnico alla lista dei Verdi per le elezioni comunali e provinciali di Nuoro», ha dichiarato il portavoce nazionale Angelo Bonelli, secondo il quale «così continua la politica suicida del Pd e si corre il rischio di fare un favore alla destra».