Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sella del Diavolo sotto tutela

Fonte: La Nuova Sardegna
7 giugno 2010

SABATO, 05 GIUGNO 2010

Pagina 2 - Cagliari

Ordinanza per la balneazione della Capitaneria

Nuove postazioni di salvataggio nelle spiagge
CAGLIARI. La Sella del Diavolo, il promontorio di Sant’Elia e molti altri costoni senza vegetazione saranno censiti dai comuni guardando al rischio di crolli e quindi alla pericolosità. La titolarità dell’indagine spetta ai comuni per la legge che ha trasferito agli enti locali le competenze amministrative fino a sette anni fa proprie del demanio marittimo, ma il lavoro che va fatto si sta cominciando adesso grazie alla collaborazione della Capitaneria di porto. Per la Sella del Diavolo il sopralluogo della motovedetta sarà martedì, ci sono stati interventi a Domus de Maria e Pula, hanno presentato richiesta di monitoraggio anche Iglesias e Maracalagonis. Un passo importante: troppi di tratti di costa sono chiusi in via precauzionale perché non c’è una mappa esatta del rischio. Ne parlava ieri il comandante Giuseppe Mastroianni che in una conferenza stampa ha illustrato i passaggi dell’ordinanza per la sicurezza dei bagnanti e le regole per le attività da diporto. Tutte le regole. Mastroianni: «Si è voluto inserire tutto in un unico documento, senza rinvii ad altre disposizioni, come accadeva prima. L’ordinanza - ha spiegato - in realtà è in vigore tutto l’anno, ma per ogni stagione, soprattutto per i periodi clou dell’estate, è bene ribadire certi limiti e divieti». L’area sottoposta a controllo va da Capo Teulada a Capo Ferrato, l’ordinanza vige dal primo maggio al 31 ottobre e, per la sua attuazione, vede impiegati ogni giorno venti persone della Capitaneria, «tra personale nella sede operativa, in Capitaneria e sui mezzi». Non ci sono novità rispetto agli anni passati, «resta interdetta la navigazone entro i 200 metri dalla costa e i 100 da scogliere e coste a picco, dieci nodi è il limite di velocità per tutti i mezzi». Limiti precisi anche per la navigazione con tavole a vela, traino di gommoni, sci nautico, paracadutismo ascensionale, navigazione di acquascooter e kitesurf.
Nell’occasione, il comandante Mastroianni ha annunciato che il 24 giugno prossimo al porto canale ci sarà la riunione con tutti i circa cento proprietari delle aree che devono entrare nella quarta e ultima delimitazione del porto. I proprietari sono stati tutti raggiunti dalla raccomandata con ricevuta di ritorno obbligatoria, ma ci saranno anche avvisi sui mezzi di informazione perché la presenza dei proprietari è necessaria per compiere un passo che si doveva fare già sette anni fa, appena conclusa la terza delimitazione. La giornata è storica. La delimitazione delle aree significa questo: la Capitaneria di porto definisce i confini del porto, che non è fatto soltanto delle strette banchine, ma di tutte le aree che sono indispensabili per la sua attività. Aree che i proprietari cedono senza remunerazione, perché così vuole la legge quando c’è di mezzo un porto. In passato ci furono grandi scontri tra l’autorità portuale e l’allora Casic, titolare delle aree nate col porto canale o espropriate per costruirlo e che secondo alcuni avrebbe dovuto restituire a conclusione dei lavori nel porto. Mastroianni ha spiegato che la delimitazione adesso è possibile perché il piano regolatore del porto ha definito con esattezza l’intero sistema portuale. (a. s.)