Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«La criminalità si combatte con i posti di lavoro»

Fonte: L'Unione Sarda
7 giugno 2010

Carabinieri. Ieri nella caserma Zuddas la cerimonia per il 196° anniversario della fondazione dell'Arma

Il generale Adinolfi premia i militari sardi e lancia un appello alle autorità
«Posti di lavoro per contenere il disagio giovanile e prevenire i devastanti fenomeni legati all'uso sempre più diffuso di alcol e droga». L'appello del generale Carmine Adinolfi, comandante della Legione carabinieri Sardegna, riecheggia nel cortile della caserma Zuddas dove sono schierati sull'attenti i militari e raggiunge gli ospiti istituzionali presenti alla cerimonia per la celebrazione del 196° anniversario della fondazione dell'Arma. Un allarme, neanche poco velato, quello lanciato dal generale in una giornata di festa riscaldata da un forte sole che fa sudare i carabinieri dei vari reparti sistemati davanti al palco delle autorità.
LA PREOCCUPAZIONE Attorno alla droga ruotano molti reati. Adinolfi lo ricorda: «L'aggressività determinata da queste sostanze porta a commettere delitti contro il patrimonio e la persona, fino ad arrivare agli omicidi o ad atti vandalici con incendi, danneggiamenti e altre forme di violenza. Senza dimenticare i casi di overdose, 11 in un anno, e i frequenti incidenti mortali, 105 vittime in prevalenza giovanissimi, riconducibili a irresponsabili condotte di guida». La riflessione di Adinolfi tocca poi il ruolo che dovrebbero avere i genitori. Un messaggio lanciato alla presenza dei ragazzi delle scuole medie Alfieri e Manno e delle elementari di Nostra Signora della Mercede: «Il ruolo delle famiglie e delle scuole è essenziale. A loro spetta il compito dell'educazione e della formazione con responsabilità che non possono essere delegate». I carabinieri hanno cercato di dare il loro contributo: «Abbiamo svolto 280 conferenze sulla cultura della legalità nelle scuole di tutta l'Isola», spiega Adinolfi.
I DATI La droga che resta al primo posto dei problemi della Sardegna (in un anno sono stati sequestrati 230 chili di eroina, cocaina e hascisc, 660 pastiglie di ecstasy, dieci piantagioni di marijuana e più di duemila piante) ha assorbito anche gran parte degli oltre tremila arresti (590) eseguiti dai carabinieri. «C'è stata anche la cattura di dodici latitanti», ricorda il generale, «e la liberazione lampo di un anziano vittima di un sequestro avvenuto da poco a Samassi. Sono stati inoltre individuati i responsabili di 11 omicidi».
I RICONOSCIMENTI Con i reparti schierati, bandiere e gonfaloni al vento, si è svolta la deposizione della corona ai caduti, accompagnata dalle note della banda della Brigata Sassari, e la commemorazione della ricorrenza. Presente anche il nipote di Enrico Zuddas, il carabiniere di Dolianova morto nel 1944 e a cui è intitolata la caserma di via Sonnino. Poi è stata la volta delle ricompense e degli encomi, consegnati dalle autorità politiche e militari presenti nel palco. Sono stati premiati un carabiniere che, nel 2008 a Elmas, ha salvato una donna rimasta incastrata in un'auto in fiamme, e altri militari che si sono distinti in varie operazione. Tra queste un uomo salvato mentre si stava per gettare dal bastione di Cagliari (2008), due bimbe tirate fuori da un'abitazione incendiata a Ozieri (2009), tre persone salvate dalle fiamme che stavano divorando una casa (2009), l'arresto, con sparatoria, di un attentatore a Fonni (2009), il suicidio di un giovane evitato a Sestu (2009), la pericolosa cattura di un latitante nel Sassarese (2009-2010), l'arresto di un uomo che stava per uccidere la moglie a Villaputzu (2009). Premiati, per i loro studi, anche storici, docenti e un ricercatore universitario. Venerdì, dalle 21, nel cortile delle Palme della caserma Zuddas si era tenuto il tradizionale concerto.
MATTEO VERCELLI

06/06/2010