Rassegna Stampa

Il Sardegna

Elevato tasso di illogicità a Palazzo Bacaredda

Fonte: Il Sardegna
3 giugno 2010

Piccola città

Con la tempestività di quel tizio che a fine maggio comprava l’uovo di Pasqua per l’anno successivo, il Comune di Cagliari sta pensando di far scattare ad agosto le demolizioni delle parti non regolari dei chioschetti del Poetto. Un’intuizione che si commenta da sé, conclamando l’elevato tasso di illogicità che ormai da anni caratterizza Palazzo Bacaredda e le sue depandance amministrative. Siamo modestamente il Comune che, in compagnia della Regione, non riesce a dire ah o bah sul problema di Tuvixeddu, pencolando un giorno sulla cementificazione totale delle tombe e il giorno dopo sui progetti alternativi. Siamo, se non bastasse, il Comune che, indeciso sulle modalità di rilancio di Castello, non fa nulla per rilanciare Castello. Siamo, modestamente, anche il Comune che usa l’acqua potabile per irrigare i giardini e butta a mare l’acqua del depuratore, ottima per i giardini. Siamo, ancora, il Comune che riesce a far passare da vittima Cellino: per tre anni lo inchioda senza mai dare una risposta al progetto di demolizione–ricostruzione del Sant’Elia, quando bastava dirgli da subito un santo no, lo stadio non è in vendita e basta. Siamo, infine, il Comune che ha una villa in via Sauro (oltre a un pacco di altri immobili) e sorridendo col sorriso dei fessi lascia che tutto vada in malora. Agli studiosi della desertificazione delle urne elettorali si può dare un aiuto: gran parte dei cagliaritani non va e non andrà a votare perché non crede mediamente alla politica e a chi sterilmente la rappresenta. *Giornalista