Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari, Farris a un passo dalla vittoria

Fonte: L'Unione Sarda
1 giugno 2010

 

Il candidato Pdl si ferma al 47 per cento. Il ballottaggio con Milia

 
In provincia di Cagliari Giuseppe Farris (centrodestra) sfiora il 50 per cento. Graziano Milia (centrosinistra) si ferma sotto il 35. Piergiorgio Massidda, candidato indipendente di centrodestra, sognava il 10 per cento e lì è arrivato. Federico Palomba, candidato per l'Italia dei valori, non raggiunge il 7 per cento.

 IL CENTROSINISTRA Milia non parla. «Sono il presidente della Provincia», ha detto, sottolineando che starà fuori dalla contesa fino a oggi. Alle 16, il candidato del centrosinistra - Idv escluso, per ora - incontrerà i giornalisti in un caffè del Bastione. «A causa di un impegno istituzionale, interrompo la sospensione della mia attività di presidente che dura dall'inizio della campagna elettorale»», ha scritto ieri Milia, «mi astengo dall'intervenire come candidato nel dibattito relativo alla campagna elettorale». Ma oggi Milia dovrà spiegare perché la sua proposta elettorale non ha catturato gli elettori della provincia come i sondaggi (soprattutto i suoi sondaggi) pronosticavano. E dovrà parlare di ballottaggio, della sfida con Giuseppe Farris e di quel pacchetto di voti - targati Massidda - che consentirebbero al candidato del centrodestra di volare verso la sede della Provincia di Cagliari.
IL PD «È un risultato non negativo, che ci incoraggia», dice Tore Corona, coordinatore della campagna elettorale di Milia, «è stata smentita l'arroganza del centrodestra, che sbandierava falsi sondaggi sulla loro vittoria al primo turno. Invece sono ben lontani dal traguardo». A questo punto «inizia una nuova campagna elettorale, che vivrà del confronto tra le figure in campo e soprattutto le rispettive proposte: bisognerà entrare nel merito dei contenuti». Il centrosinistra, prosegue Corona, affronterà il ballottaggio «sapendo che questo risultato può essere ribaltato, con la forza e la credibilità di un candidato premiato da un forte consenso personale, superiore alle liste che lo sostengono». Certo, in vista del voto del 13 e 14 giugno ci sarà da «discutere con tutte le forze politiche che non si sono ritrovate con il centrodestra, con cui si può certamente sviluppare un ragionamento per costruire una proposta per il governo della Provincia». Il Pd strizza l'occhio «sicuramente all'Italia dei valori, che è organica al centrosinistra», ma «si può ragionare anche con gli elettori di tutte quelle forze che non si sono ritrovate nella proposta di Farris e del centrodestra, e che insieme rappresentano la maggioranza». A chi parla di bocciatura dell'amministrazione provinciale uscente, il coordinatore della campagna elettorale del presidente replica: «L'unica sconfitta, che accomuna tutti, è il pesante astensionismo che deve far riflettere tutti».
L'IRS Ornella Demuru si avvicina al 3 per cento. Nella sede di viale Trieste, a Cagliari, l'aria è quella dei giorni migliori: «Siamo molto contenti», dice la candidata presidente di Indipendentia Repubrica de Sardigna, «abbiamo raddoppiato il voto delle regionali del 2009, ma non solo, perché abbiamo triplicato rispetto alle provinciali del 2005». All'Irs leggono il dato complessivo sardo e sono «molto soddisfatti, c'erano aspettative maggiori ma solo all'esterno, noi abbiamo tenuto sempre i piedi ben piantati a terra. Cresciamo dappertutto». L'analisi del risultato: «Mi sorprende che le persone votino ancora per Palomba, ci si lamenta perché si presentano sempre gli stessi, lo sentiamo dire dappertutto. Credo - dice Ornella Demuru - che quelli siano davvero voti di protesta, come quelli dati a Piergiorgio Massidda». È il momento del ballottaggio: «Non ci sarà alcun apparentamento, non daremo indicazione di voto, siamo un movimento demnocratico. Certamente, non condividiamo alcun progetto politico fra quelli presentati dai partiti».

 ITALIA DEI VALORI «Per noi è andata bene», dice Federico Palomba, candidato alla presidenza, «la coerenza paga, ma il centrosinistra non ha avuto il risultato che avrei gradito. E il centrodestra ha avuto un risultato importante, mi sarei aspettato che i sardi avessero una reazione d'orgoglio agli intrecci fra politica e affari che da Roma sono arrivati fino alla nostra terra». Secondo Palomba «i partiti satellite stanno spolpando il Pdl, seppure tengano in vita la coalizione. Ora deve essere sciolta l'ambiguità, questi partiti devono dire da che parte stanno rispetto a questi intrecci». Il ballottaggio: «Mi auguro che Massidda sia coerente con quello che ha detto, ovvero che non avrebbe girato i voti al candidato "rivale"». Il Pd vi tende la mano: «Coordino un partito democratico, che vive secondo regole democratiche. Il cuore dei militanti dell'Italia dei valori non batte a destra, faremo tutto quello che è necessario fare perché questa amministrazione non vada al centrodestra. In questo senso, non vedrei negativamente che le forze che si oppongono a questa destra, coinvolta negli scandali, possano insieme trovare una possibilità di confermare il governo di centrosinistra». L'appello agli astenuti: «Sono certamente persone sensibili, di area democratica: tornate a essere una forza determinante, venite a votare». ( e. p. )

01/06/2010