Rassegna Stampa

Il Sardegna

Sant'Elia, Riva non molla «Indaghino i magistrati»

Fonte: Il Sardegna
24 maggio 2010

Nuovo stadio. “Rombo di tuono” ancora all'attacco sul progetto di demolizione

 

 «Ho paura che qualcuno approfitti della mia assenza per i Mondiali per cedere l'impianto»

 Marzia Piga marzia.piga@epolis.sm 

Qualche giorno prima della sua partenza per gli impegni che precedono i Mondiali in Sudafrica, Gigi Riva torna sulla questione del Sant'Elia e ancora una volta non risparmia toni accesi contro la gestione dell'affaire stadio. «Spero che qualche magistrato stia a sentire e verifichi come stanno effettivamente le cose perché a me sembra proprio assurdo che un bene pubblico debba fare le fortune di un privato».

 L'APPELLO QUESTA volta è lanciato via radio, durante la registrazione dell’ultima puntata del programma “Verde, Bianco e Rossoblù” in onda domani alle 14.10 sulle frequenze sarde di Radio Uno Rai e condotto proprio da Rombo di Tuono insieme a Roberta Mocco. Ospiti della puntata, interamente dedicata al futuro dello stadio cagliaritano, sono il giornalista della Nuova Sardegna Mauro Lissia e Mauro De Gaspari, autore del libro “Il malessere della città. Finanza immobiliare e inquietudini urbane”. Non ha invece accettato l’invito a un confronto radiofonico diretto con Riva il presidente del Cagliari Calcio Massimo Cellino, il quale ha presentato un proprio progetto per un nuovo stadio a capienza ridotta da realizzare sulle ceneri del Sant'Elia. Riva non nasconde i suoi timori: «Ho paura che qualcuno approfitti della mia assenza per i mondiali in Sudafrica per fare quello che sino adesso non è stato fatto ovvero dare in concessione un bene nostro a un privato». La sua guerra dichiarata contro la possibile cessione dell'impianto sportivo al Cagliari Calcio parte da lontano. Riva non ha mai nascosto la sua ferma opposizione alla demolizione dello stadio e alla costruzione di un impianto nuovo da affidare (tramite gara pubblica, come ha sempre tenuto a sottolineare il sindaco Emilio Floris) a una società privata.

“ROMBO DI TUONO” era arrivato a definire la manovra una «porcata». «Non riesco a capire il perché: il Sant'Elia è uno stadio fra i più giovani, se non il più giovane, di tutta la serie A. Il signor Cellino può farsi tranquillamente il suo stadio da un’altra parte». L'attacco è sempre stato chiaro e diretto e il presidente dei Rossoblù, tirato ancora una volta in causa, non ha voluto nemmeno questa volta replicare alle dichiarazioni del team manager della Nazionale che questa volta ci è andato giù ancora più pesante, tirando in ballo la magistratura ed esortando a verifiche e controlli. E come sempre accade nell'era del web la polemica si è trasferita anche su una pagina Facebook, nel gruppo “Non vogliamo demolire lo stadio Sant'Elia, sosteniamo Gigi Riva” che ha raggiunto quasi un migliaio di iscritti e che raccoglie commenti e proteste sul progetto del Comune di Cagliari.