Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«I giardini irrigati con acqua potabile»

Fonte: L'Unione Sarda
19 maggio 2010

Il caso. Il consigliere del Pd Claudio Cugusi propone di collegare il depuratore alla rete

L'assessore Campus: stiamo cercando soluzioni alternative

 La bolletta dell'acqua costa al Comune oltre un milione e mezzo di euro. «Per innaffiare si potrebbe utilizzare l'acqua del depuratore».

 Un crimine ambientale: non usa mezzi termini il consigliere comunale Pd Claudio Cugusi. Ieri mattina, in un'estemporanea conferenza stampa davanti all'ingresso del Municipio, ha denunciato lo spreco di acqua da parte dell'amministrazione comunale. «Come risulta dall'ultimo bilancio», ha spiegato, «si spende circa un milione e 600 mila euro per innaffiare parchi e giardini e pulire strade con acqua potabile mentre l'acqua trattata dal depuratore viene gettata in mare».
L'ACCUSA Uno spreco doppio secondo Cugusi. «Per depurare le acque reflue vengono investite risorse umane ed economiche. Poi, però, quelle acque vengono buttate in mare. Incredibile anche alla luce del fatto che esiste una condotta, realizzata circa dieci anni fa, che collega il depuratore a Terramaini». Quelle acque, invece, potrebbero essere vendute ad Abbanoa ed essere utilizzate per altri scopi. «Se l'azienda idrica vendesse, a prezzi di mercato, i 35 milioni di metri cubi che finiscono in mare, incasserebbe oltre 12 milioni e mezzo di euro. E, anche se venisse applicato il prezzo dell'acqua agricola, nelle casse di Abbanoa entrerebbero, comunque, quattro milioni di euro». Denaro gettato al vento che finisce, indirettamente, con l'essere pagato dai contribuenti. «Siamo intenzionati a combattere sino a quando non vinceremo questa battaglia».
L'ORDINE DEL GIORNO Su questo argomento, Cugusi ha presentato un'interrogazione urgente al sindaco. Sempre ieri, il gruppo Pd ha, invece, presentato un ordine del giorno con il quale si chiede al Comune di impegnarsi contro la privatizzazione dell'acqua (oltre che darsi da fare per ridurre gli sprechi).
LA RISPOSTA Cugusi si è rivolto al sindaco anche perché non c'è molta chiarezza sulle competenze per l'acqua. «Noi», afferma l'assessore ai Servizi tecnologici Gianni Giagoni, «ci occupiamo solo della pulizia di alcuni porticati. Dell'acqua che viene usata, come risulta dal capitolato di intesa, se ne occupa la ditta che effettua le pulizie». Il problema, comunque, esiste: lo ammette l'assessore all'Urbanistica Gianni Campus. «Non a caso», interviene, «stiamo cercando soluzioni alternative. In piazza Maxia, nonostante tutte le contestazioni, abbiamo scavato un pozzo. In generale, sono d'accordo: occorre intervenire per razionalizzare l'uso dell'acqua. Anche io ho ribadito più volte questa urgenza».
MARCELLO COCCO

19/05/2010