Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Inchiostro e pellicola Giuseppe Dessì e l'arte di esprimersi

Fonte: L'Unione Sarda
18 maggio 2010

Iniziative Maggio di studi a Cagliari


Dessì non solo premio. A cento anni dalla nascita (1909) da questa sera e fino all'8 giugno c'è una serie di iniziative per ricordare lo scrittore sardo che ha dato nome a uno dei concorsi letterari più noti, che quest'anno si terrà a cavallo dell'ultima settimana tra settembre e ottobre.
Ora però c'è una rassegna di film e un seminario di studi sulla “narrativa breve”: perché Giuseppe Dessì non è stato solo l'autore di “Paese d'ombre” ma, in modalità diverse e come fonte di ispirazione, un film-maker e un autore di racconti, sia ai suoi esordi che tra un romanzo e l'altro. Per proseguire il percorso triennale di divulgazione dedicato allo scrittore (il ciclo ha per titolo “Giuseppe Dessì. Immagini e narrazioni”) sono tre i soggetti che hanno unito gli sforzi e le competenze: la Società Umanitaria Cineteca Sarda, l'Associazione Culturale Portales e la Fondazione Giuseppe Dessì (rappresentata dal vicesindaco di Villacidro Giannina Orrù). Il risultato sono sei proiezioni commentate e raccontate (tra gli ospiti Gianluca Medas, Salvatore Mereu, Enrico Pau) nella sala della Società Umanitaria di Viale Trieste 126 e realizzate grazie alla collaborazione di Rai Sardegna: si inizia questa sera alle 19 con “Giovannino”, un documentario di Massimo Mida scritto da Dessì per la Rai nel 1962 e con la prima puntata di “Sardegna, un itinerario nel tempo” dello stesso anno per la regia di Libero Bizzarri), la seconda puntata del documento filmico e la proiezione di “La Disamistade” (diretto da Libero Bizzarri nel 1962) è prevista per giovedì prossimo. Martedì 25 ultima puntata di “La Sardegna, un itinerario nel tempo”. Venerdì 28 sarà la volta di “Cristo tra i minatori” regia di Massimo Mida (1967) su testo di Dessì e “La trincea” di Vittorio Cottafavi (1961), mentre martedì 1 giugno ci sarà “Ritratto di un pittore”, lavoro di Massimo Mida del 1961 su soggetto e sceneggiatura dello scrittore isolano e “La madre di nostra figlia” di Claudio Fino (1967). Chiude la rassegna “Il disertore” (1983) di Giuliana Berlinguer, martedì 8 giugno. «Per la prima volta si riuscirà a vederli tutti - ha detto Antonello Zanda, direttore della Società Umanitaria Cineteca Sarda - ma alcuni lavori audiovisivi non sono ancora rintracciabili». Compreso, ovviamente, quel “Paese d'ombre” in versione cinematografica che Giuseppe Dessì non riuscì a realizzare.
L'aspetto più prettamente narrativo invece verrà curato i prossimi 27 e 28 maggio con un seminario di Studi presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Cagliari. Centro degli interventi sarà la narrativa breve, un genere che dalle novelle del Boccaccio e fino ai contemporanei (Tozzi, Moravia, Calvino, Deledda, Landolfi e lo stesso Dessì) è sempre stato presente nella letteratura italiana e non solo. «Non è la prima volta che l'associazione si occupa della narrazione breve: abbiamo già trattato della sceneggiatura e delle Novelle di Grazia Deledda» ha detto Valeria Pala di “Portales”. I lavori della due giorni di studi inizieranno alle 9 di giovedì 27 e si concluderanno il giorno dopo: negli interventi dei relatori gli aspetti tecnici, retorici, stilistici delle forme brevi del narrare attraverso gli autori che hanno utilizzato questa forma espressiva. ( g. ca.)

18/05/2010