Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il diversamente abile diventa conduttore tv

Fonte: L'Unione Sarda
13 maggio 2010

I ragazzi dell'associazione Special Olympics protagonisti di una trasmissione su Tcs


C'è una bella novità nel palinsesto televisivo di Tcs. Si chiama “Oltre le Barriere” la trasmissione sportiva politicamente corretta ideata da Antonello Lai, anchorman dell'emittente, che offre ai giovani diversamente abili la possibilità di mettersi in gioco nel mondo del giornalismo televisivo. Infatti sono proprio loro, i ragazzi affetti da disabilità intellettiva, a presentare le notizie, intervistare gli ospiti e a condurre il programma.
«È un progetto di comunicazione nuovo con il quale veramente si è riusciti ad abbattere tutti i pregiudizi verso le disabilità e a dare una grande prova di civiltà», ha precisato Ada Lai, capo area dei servizi al cittadino del Comune di Cagliari, intervenuta alla presentazione del progetto, che si è tenuta nel Teatro Civico di Castello.
I PROTAGONISTI All'incontro si sono presentati anche loro, i protagonisti dell'iniziativa, che non hanno nascosto l'entusiasmo per il progetto illustrato ieri alla stampa. Sono i ragazzi dell'associazione Special Olympics, fondata nel 1968 da Eunice Kennedy, sorella del più celebre John, che opera a livello internazionale, ma che in Sardegna conta già più di 1000 iscritti. «Il movimento», ha sottolineato Carlo Maxia, responsabile per l'isola di Special Olympics, «propone lo sport per i disabili come importante mezzo per superare i propri limiti, migliorare la qualità della vita e allo stesso tempo incrementare l'autostima».
«Nessuno meglio di loro dunque, impegnati in attività sportive come il nuoto, il calcio e l'atletica, può dare un contributo tanto speciale nel panorama giornalistico sportivo», ha aggiunto il giornalista Antonello Lai che ha seguito i giovani in tutta la gestazione del programma e ha presentato qualche immagine inedita della trasmissione in onda a partire dal 28 maggio tutti i venerdì alle 21.
IL COMUNE La realizzazione del progetto televisivo è stata possibile anche grazie al sostegno e alle risorse messe a disposizione dal Comune che «malgrado la crisi ha deciso di non tagliare i fondi a idee d'integrazione importanti come questa», ha puntualizzato l'assessore alle Politiche Sociali Anselmo Piras, soprattutto se si pensa che in Sardegna, più che altrove in Italia, le persone affette da questo tipo di disabilità sono ad oggi più del 3 per cento della popolazione residente.
GIULIA MAMELI

13/05/2010