Rassegna Stampa

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Special Olympics, nuova edizione dei giochi nazionali estivi dei ragazzi “speciali”

Fonte: web SardegnaOggi.it
13 maggio 2010

mercoledì, 12 maggio 2010

Sono 180 milioni le persone nel mondo che presentano problemi di ritardo mentale, e in Sardegna rappresentano il 3% della popolazione. Spesso, il problema maggiore di queste persone non riguarda la sfera medico sanitaria bensì quella logistica e sociale. Ma al giorno d’oggi, grazie ai mezzi di comunicazione di massa e alle associazioni sportive, gran parte di questi problemi possono essere superati: il comune di Cagliari ha infatti realizzato un progetto che unisce sport, disabilità e comunicazione grazie alla proficua sinergia tra l’assessorato alle Politiche Sociali, l’emittente televisiva Tcs e l’associazione internazionale affiliata Coni Special Olympics.

CAGLIARI - “E’ emozionante – ha detto Ada Lai, capoarea servizi al cittadino – essere qui al Teatro civico a parlare di abbattimento delle barriere in favore dei diversamente abili. Il Comune ha varato forti investimenti in un programma di integrazione con i mass media per favorire l’inserimento sociale di questi giovani”.

La Manifestazione Per il secondo anno consecutivo infatti su Tcs andrà in onda una trasmissione (a partire dall’ultima settimana di maggio ogni venerdì alle 21, con due repliche) dove i ragazzi disabili saranno i veri e soli protagonisti. “Inizialmente – dice l’assessore Anselmo Piras – come politico ero dubbioso sull’autogestione della trasmissione, ma mi sono dovuto ricredere, quello dell’anno scorso è stato un esperimento eccezionale che quest’anno riproponiamo. Nonostante la grave crisi economica attuale infatti il sindaco ha deciso di destinare 39 milioni di euro alle politiche sociali, parte dei quali andrà a finanziare questo progetto per il quale abbiamo anche un contributo dalla Regione Autonoma della Sardegna”. La particolarità della trasmissione risiede proprio nell’autogestione da parte degli atleti della Special Olympics, come spiega il conduttore di Tcs Antonello Lai: “Quando abbiamo pensato al format, non c’era una conduttrice disponibile e allora ci siamo chiesti - chi meglio di loro può raccontare il loro mondo? Da questi giovani c’è molto da imparare, anzitutto il loro modo semplice e senza malizia di gestire ogni situazione”

Lo Sport in Sardegna Il responsabile della Special Olympics Carlo Maxia aggiunge che: “ ci sono ancora grandi difficoltà, soprattutto in alcune aree del sud Italia e del nord Sardegna, di far capire alle famiglie che lo sport è un modo eccellente per i ragazzi di imparare a rendersi più autonomi: con un piccolo investimento in questa attività si ha una grande opportunità di crescita. In Sardegna nel 2009 avevamo 410 atleti in varie discipline, quest’anno sono quasi 1000. Per noi questi ragazzi non sono diversamente abili, sono “speciali”, come insegna la pedagogia secondo cui bisogna sempre cercare nuove alternative a una problematica che presenta tanti livelli diversi”.

Le Discipline Tra le varie discipline, quest’anno sono tre le novità: sci nautico, per il quale i ragazzi avevano realizzato un intervista al campione Onorato, tiro con l’arco e in estate il volo con gli ultraleggeri. Come ha sottolineato Ada Lai, il mondo della comunicazione sta facendo e tanto può fare ancora verso l’abbattimento delle barriere, il cui superamento rappresenta una grande conquista, per la quale occorre un impegno unanime. Come direbbero i ragazzi della Special Olympics, “Che io possa vincere ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze”.

Maura Madeddu