Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In fila per l'assalto a Monumenti aperti

Fonte: L'Unione Sarda
10 maggio 2010


Orto Botanico e Mediateca tra i preferiti dai 15 mila visitatori

Primo giorno da record per la quattordicesima edizione di Monumenti aperti. La manifestazione prosegue oggi, dalle 9 alle 20.
La città apre i suoi tesori. Il sole, la temperatura primaverile: tutto fila liscio nel primo giorno della quattordicesima edizione di Monumenti aperti. Un successo che ricalca quello dell'anno scorso: sono circa 15 mila le visite registrate, in quattro ore, nei 102 siti a disposizione di cagliaritani e turisti. I commenti entusiasti, però, molto spesso sono stati affiancati dalle critiche sui tempi d'attesa per l'ingresso: troppo lunghi. Per visitare le rovine romane di via del Mercato vecchio bisognava mettere in conto almeno un'ora e mezza.
L'INAUGURAZIONE Il taglio del nastro l'ha dato il sindaco Emilio Floris nella Mediateca del Mediterraneo. In compagnia del baby sindaco Chiara Brianda ha effettuato un sopralluogo in quello che vuole diventare il simbolo della cultura tra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. «Qui tracciamo il futuro», ha spiegato il sindaco, gratificato dai commenti positivi sul capoluogo da parte dei giornalisti intervenuti al X meeting della Federazione internazionale dei giornalisti. «L'anno prossimo questi spazi sono a loro disposizione», ha ribadito Floris. L'assessore comunale alla Cultura Giorgio Pellegrini con la caratteristica vena polemica ha spiegato che «l'iniziativa vuole proporre la città in un modo nuovo. A dispetto di quelli che vogliono tenersi i monumenti tutti per sé, in pieno stile borbonico, in stile passivo e improduttivo».
I NUMERI Secondo l'associazione Camù, che cura Monumenti aperti, il luogo più visitato è l'Orto Botanico con circa mille presenze. Tra le novità di quest'anno seguono a ruota, con circa 700 presenze sia la chiesa di San Giuseppe Calasanzio che la Mediateca del Mediterraneo. Grande affluenza anche nei sotterranei del Palazzo Viceregio con oltre 530 persone e altre in fila, in attesa di indossare i caschi protettivi per accedere al cunicolo che da piazza Carlo Alberto porta in Prefettura. Molti in fila anche per visitare l'area archeologica situata sotto la sede della Banca d'Italia, dove sino alle 18 sono state contate oltre 270 persone. Numeri record anche per la Casa Massonica (inaccessibile ai fotografi) con 500 visitatori, il Museo archeologico nazionale e la Torre di San Pancrazio, con quasi 300 presenze nelle prime due ore di apertura.
I COMMENTI A parte qualche dettaglio da limare, la maggior parte dei visitatori è entusiasta. «È un'iniziativa che dovrebbe essere ripetuta più spesso», dice Anna Pinna, 25 anni, cagliaritana. «Dovrebbe durare più giorni», suggerisce Marianna Scano di Suelli, in fila con il fidanzato Marco Cirina al pozzo di San Pancrazio. «Quest'anno niente foto», sentenziano due giovani vestiti da guardie all'ingresso di Palazzo Giustiniani. Giorgio Simbula, pensionato di 70 anni, ha la ricetta per aumentare la frequenza della manifestazione. «Ognuno dovrebbe versare un euro».
ANDREA ARTIZZU

09/05/2010

Infopoint, numeri di telefono e siti internet per gli appuntamenti di oggi
Ecco chi contattare per chiedere informazioni


L'organizzazione che cura Monumenti Aperti ha sede all'Exmà, in via San Lucifero, 71, telefono 070/6402115, dove è possibile rivolgersi per informazioni relative alla promozione e allo svolgimento della manifestazione ed alla visita ai beni culturali della città. Oggi, dalle 9 alle 20, sarà disponibile un servizio informativo anche negli uffici dell'assessorato comunale alla Cultura ai numeri 070/6776470 e 070/6776471.
Informazioni e materiali sulla manifestazione anche in lingua straniera, sono disponibili, dalle 8 alle 20, negli Infopoint del Comune in collaborazione con l'Università - Progetto Erasmus: piazza Indipendenza, telefono 329/8312033; piazza Costituzione, tel. 338/3071121; piazza Matteotti tel. 070/669255; Marina Piccola, Lungomare Poetto tel. 070/4818481. Informazioni anche sui siti internet http://infopointcagliari.wordpress.com/; E-mail: infopoint.cagliari@gmail.com; www.monumentiaperti.com, www.camuweb.it.
L'orario di apertura di alcuni monumenti potrebbe non coincidere con quelli della manifestazione. In alcuni monumenti l'accesso sarà permesso esclusivamente con visita guidata. Nelle chiese le visite guidate verranno sospese durante le funzioni religiose.

09/05/2010

Via milano Il rione e i racconti degli anziani
Bonaria, tour tra ville e palazzi stile liberty


È un tuffo alla scoperta della storia del quartiere di Bonaria il percorso in via Milano inserito all'interno della XIV edizione di Monumenti aperti. È incredibile pensare che in quest'angolo di città, neanche un secolo fa non ci fosse niente, a parte l'imponente basilica che dà nome alla zona. Il cammino, scandito da pannelli, attraversa tutte le tappe che hanno trasformato questo colle in quartiere giardino «fatto non soltanto di abitazioni sontuose ma anche da costruzioni dal tratto stilistico più popolare destinate a impiegati, ferrovieri e operai», precisa il regista Enrico Pau, che ha curato personalmente il percorso (i ciceroni oggi saranno i volontari del Meucci, dalle 9 alle 20) di quella che un tempo veniva chiamata «via del mare».
LA STORIA Una via particolare dove stili e architetture si mescolano. Dal 1926, con le prime costruzioni della Società Anonima Bonaria che decide di costruire una serie di villini, la strada conosce un eccezionale sviluppo. Sono molti gli ingegneri e gli architetti che si dedicano alla progettazione di queste abitazioni, tra le quali è impossibile rintracciare uno stile unitario. Nel secondo dopo guerra anche Ubaldo Badas firmerà il progetto di almeno due delle case più moderne e avveniristiche di questa via.
I RACCONTI Ma un quartiere non è fatto solo di edifici, per quanto belli e caratteristici, è fatto anche di persone. E sono proprio le vecchie storie degli abitanti di questa strada che permettono di ricostruire l'anima di questo frammento di Cagliari. L'itinerario propone infatti una raccolta di memorie preziose, ricordi di estati afose in cui i ragazzi del rione si riversavano a “Su Siccu” a fare il bagno oppure echi dei bombardamenti della seconda guerra mondiale.
GIULIA MAMELI

09/05/2010