Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Tunnel sottomarino in via Roma»

Fonte: La Nuova Sardegna
2 luglio 2008

MERCOLEDÌ, 02 LUGLIO 2008
Pagina 1 - Cagliari

Traffico. Dalla facoltà d’Ingegneria arriva una nuova proposta per liberare dalle auto il fronte del porto 



Francesco Annunziata e Francesco Boggio contestano il no dell’equipe Fancello




PABLO SOLE
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CAGLIARI. ‹‹Il tunnel sotto via Roma? Una buona soluzione. Ma se proprio non si vuol rischiare di interrompere i lavori perché, verosimilmente, spunterebbe qualche reperto archeologico al pari della nave romana ritrovata a Olbia, lancio un’altra proposta: facciamolo sott’acqua››. Prego? ‹‹Sott’acqua, a valle dei moli: da via Sant’Agostino fino a viale Colombo, passando sotto la capitaneria di porto››. La proposta arriva da Francesco Annunziata, ordinario di costruzioni stradali nella facoltà di ingegneria dell’ateneo cagliaritano, a margine del dibattito sul progetto fortemente voluto dalla giunta Floris. Che, com’è d’obbligo, attira critiche e apprezzamenti. E così, dopo la presa di posizione di un altro rappresentante dell’università, quel Gianfranco Fancello che solo qualche giorno fa aveva definito il tunnel pensato da Emilio Floris come ‹‹la cura peggiore della malattia››, il suo collega Annunziata non solo approva l’idea del Comune, ma rilancia. ‹‹Che problema ci sarebbe - chiede Annunziata -. Ci sono strade che passano sotto i fiumi, altre sottoterra: perché non possiamo disegnare e costruire un’arteria diretta che passa sotto il mare, sulla falsariga del tunnel della Manica? C’è un fondale di circa 14 metri: ci passiamo sotto. Detto questo: io non ho alcun progetto in mano, non voglio avanzare alcuna ipotesi radicale, mi preme solo sottolineare come l’idea di una piastra pedonale nell’area di via Roma sia quella giusta, sia il vero obiettivo perseguibile››. Anche se, come riporta lo studio del suo collega Fancello, i volumi di traffico rimarrebbero uguali, e anzi nelle vie d’accesso all’area del porto risulterebbero incrementati? E anche se i costi per la realizzazione di quest’opera si aggirano intorno ai centoventicinque milioni di euro, senza la garanzia di una reale utilità? ‹‹A mio parere - controbatte Annunziata - le ricadute positive sarebbero importantissime: si pensi alla rivalutazione della Marina ma anche al nuovo ruolo per piazza Matteotti, che potrebbero sul serio candidarsi a centro di scambio intermodale tra i diversi mezzi di trasporto. E credo che questi consistenti benefici meritino un costo di costruzione relativamente alto. Non possiamo solo vedere i numeri che riguardano il traffico, è una visione limitativa: a quel punto nemmeno la Carlo Felice avrebbe senso››. Via libera alla piastra pedonale con tunnel annesso anche da Francesco Boggio, geografo e territorialista sempre in forza alla facoltà di ingegneria: ‹‹Perché non realizzare questo progetto? Dobbiamo pensare alla sua funzione primaria: cancellare la cesura tra porto e quartiere Marina. E allora: una cosa è accogliere i crocieristi, ad esempio, e far loro attraversare nove corsie destinate al traffico veicolare, così com’e ora, e ben altra cosa è offrire un’area pedonale attraversata solo dalla metro di superficie››. Il problema evidenziato da Gianfranco Fancello però riguarda soprattutto, come ricordato, i flussi di traffico delle arterie d’ingresso: che fare su questo versante? ‹‹Premetto una cosa: io non metto assolutamente in dubbio il lavoro dell’equipe guidata da Gianfranco Fancello, non posso né voglio invalidare i loro dati - puntualizza Boggio - ma non dimentichiamoci che nei prossimi anni la città cambierà: molto probabilmente lo stadio sarà spostato, e stessa sorte toccherà alla Fiera. Ecco allora che una mole importante di traffico potrebbe diminuire. Ed è anche per questo motivo, insieme alla rinascita del quartiere Marina, che credo non si possa escludere a priori il progetto del tunnel››.