Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il voto è un test per la giunta Cappellacci

Fonte: La Nuova Sardegna
4 maggio 2010

MARTEDÌ, 04 MAGGIO 2010

Pagina 3 - Fatto del giorno

Il Pd si gioca nelle urne la pace interna e il Pdl deve superare le diffidenze dei «ribelli»

La posta in gioco è alta: Berlusconi e Bersani in campagna elettorale

ALFREDO FRANCHINI

CAGLIARI. Il voto di fine mese per le amministrative nell’isola nasconde una posta altissima per il futuro delle coalizioni e rappresenta un vero e proprio test per la Giunta Cappellacci. Alla campagna elettorale parteciperanno i leader nazionali di Pdl e Pd, Berlusconi e Bersani.
Il Centrosinistra cerca la rivincita dopo il tracollo delle regionali dell’anno scorso quando Renato Soru fu sconfitto da Ugo Cappellacci. Il Pd, in queste elezioni, mette in campo tutti i segretari provinciali, una scelta fatta anche per togliere qualsiasi alibi all’elettorato. Il segretario Silvio Lai non nasconde l’obiettivo: «Vincere per iniziare a proporci come alternativa alla Regione». Restano, però, un paio di «buchi neri», legati alle scelte dell’Idv su Nuoro e su Cagliari. Mentre il Centrodestra ha sostanzialmente tenuto l’alleanza che governa alla Regione, il partito di Di Pietro presenta un proprio candidato per la Provincia di Cagliari, Palomba, e sostiene a Nuoro l’indipendente Arbau contro il candidato dello stesso Centrosinistra. Una scelta che è stata replicata anche in altri Comuni tanto che nel Pd, in molti, hanno interpretato la decisione di Di Pietro come l’attuazione di una strategia per distinguersi e tenere alto il confronto con i Democratici. Sul piano interno, dunque, il Pd cerca di ripartire ed è anche per questo che il segretario nazionale, Pierluigi Bersani, sarà nell’isola per una due giorni (il 6 e il 7) a sostegno dei candidati sardi. Bersani avrà anche il compito di convincere l’elettorato femminile della bontà delle liste la cui sofferta elaborazione ha portato a candidare pochissime donne: 6 su 30 nei collegi della Provincia di Cagliari, 2 su 30 per la Provincia di Sassari, 2 su 24 in Ogliastra, 3 su 24 a Oristano e nel Sulcis. Le cose non vanno meglio nel Centrodestra (solo due le donne nella lista Pdl alla Provincia di Cagliari) e il coordinatore Mariano Delogu, afferma: «Mi dispiace ma non è stato possibile trovare altre candidate disponibili».
Il Centrodestra. L’alleanza che governa la Regione si presenta unita, (con l’eccezione della Provincia di Cagliari), ma questo non significa che sul voto di fine mese non potrebbero influire le spaccature interne che si riflettono anche all’interno del Consiglio regionale. Da questo punto di vista quanto è accaduto a Cagliari può essere emblematico: per la presidenza della Provincia la corrente di Cicu impone un suo candidato, Giuseppe Farris, (nemmeno iscritto al Pdl), e uno dei fondatori di Forza Italia nell’isola, Piergiorgio Massidda, è costretto a correre da solo. Da Cicu, ieri, alla presentazione del candidato, non è arrivato nessun gesto di distensione: «Il cittadino crede in un sistema bipolare», ha affermato, «ma ci sono in campo, nel centrodestra e nel centrosinistra, forze di disturbo. Occorre un voto utile, evitare le azioni suicide che tendono a creare problemi». Le divisioni in Consiglio sono state messe per iscritto nella lettera di undici consiglieri regionali del Pdl al presidente Cappellacci. Ma ora, in campagna elettorale, uno dei firmatari di quella lettera, Ignazio Artizzu, cerca di stemperare la tensione: «Ci hanno chiamato dissidenti», afferma, «ma in realtà si tratta solo di normale dialettica interna che va ben distinta dalle elezioni. Non ci sono legami: siamo uniti, siamo tutti dei servitori del Pdl».
Comuni. Occhi puntati sui grandi municipi a cominciare dalle sfide di Sassari e Nuoro. Nel Centrodestra c’è da più parti l’accusa alla Giunta di essere troppo «cagliaricentrica» e per questo il risultato elettorale dei Comuni del Nord Sardegna potrà influire sul dibattito in corso.
Irs. Indipendentzia Repubrica de Sardigna prende le distanze «dai partiti romani e dalle loro succursali». Irs presenta propri candidati in tutte le province. In lizza anche il leader storico Gavino Sale e la segretaria Ornella Demuru.