Forza Italia. Affollato convegno al Lazzaretto per ricordare l'ex presidente del Consiglio


La storia del politico, dell'uomo, ma soprattutto dell'amico Ghigo Solinas rivive nei ricordi di chi con lui ha condiviso i momenti politici, ha conosciuto i lati umani ma soprattutto creduto, anche grazie alla suo contributo, nel «valore dell'amicizia».
Forza Italia, ieri, in un'affollata corte del Lazzaretto di Sant'Elia, ha voluto rendere omaggio al presidente del Consiglio comunale scomparso lo scorso maggio. Si intrecciano episodi e storie che tradiscono emozione ma strappano anche un sorriso, con la promessa che quel bagaglio lasciato in eredità non si cancellerà mai. Ogni racconto, così, disegna un lato di Ghigo Solinas. Di «una persona che manca tanto alla città». Il sindaco Emilio Floris ripercorre alcune della fasi attraversate dall'amministrazione, di un «processo di cui Ghigo è stato un artefice». Il senatore Mariano Delogu, coordinatore regionale di Alleanza Nazionale con lui ha vissuto, soprattutto da sindaco di Cagliari, «tante gioie ma anche tante preoccupazioni. Ghigo sapeva alternare il sorriso al pugno duro nel presiedere il Consiglio». L'insegnamento «dell'essere amici vogliamo seguirlo in futuro». Delogu si riferisce anche alle regionali, quando «la nostra unione che sarà ancora più solida».
È un rincorrersi di immagini e memorie la serata al Lazzaretto. Piergiorgio Massidda, coordinatore regionale di Forza Italia, ricorda «quando ci faceva imbestialire quando fumava di nascosto». Invidiabile, poi, «la capacità di stare al telefono, attento, e di essere contemporaneamente dappertutto. Mi ricordo quando Ghigo mi disse: ti devi candidare. Iniziammo una campagna elettorale difficile ma riuscimmo a vincere. Probabilmente anche grazie alla nostra spontaneità, e alla volontà di portare avanti dei principi che ora sono dominio di tanti altri».
La dirigente del Comune Ada Lai parla dei «quindici anni in cui numerose forze, insieme a Fi, hanno contribuito a fare di Cagliari una grande città. Una storia di cui Solinas è stato grande protagonista». L'assessore comunale alle Politiche sociali Anselmo Piras sorride: «Litigavamo quasi tutti i giorni». Ma il clima, dopo qualche minuto, tornava sereno. Parla di Ghigo, Anselmo Piras, anche se «quando alcuni colleghi mi avevano chiesto di ricordarlo in consiglio, non sono riuscito a parlare, la rabbia era troppa. Ora, è uno dei ricordi più belli della mia vita».
La carrellata di ricordi corre da una sua frase da tenere custodita per sempre al rispetto «che lui aveva di tutto e di tutti». Carlo Sanjust era giovanissimo quando fece il suo ingresso in consiglio comunale: «In genere, i più giovani, non venivano calcolati. Accadde lo stesso anche a me. Ma lui no, sapeva ascoltare tutti. La politica non gli aveva dato alla testa».
MARIANGELA LAMPIS

01/07/2008