Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Elio splendido «Barbiere»

Fonte: La Nuova Sardegna
3 maggio 2010

LUNEDÌ, 03 MAGGIO 2010

Pagina 30 - Cultura e Spettacoli

A Lirico l’ironica lezione del musicista pop sul Figaro rossiniano tra gag e battute

 GABRIELE BALLOI

CAGLIARI. Basta poco per fare un buon spettacolo. Pianoforte, flauto e clarinetto, tutti dentro al salone d’un barbiere. Se poi quest’ultimo ha il carisma di Stefano Belisari, allora c’è davvero tutto il necessario.
L’appuntamento di venerdì, organizzato dal Lirico insieme all’associazione culturale Shannara per il X Festival di Sant’Efisio, era un omaggio alla genialità di Gioacchino Rossini: passione di cui Belisari, alias Elio (delle Storie Tese) non fa certo segreto dopo l’ironica ed esilarante versione del «Largo al factotum» eseguita, con la sua band, durante il Sanremo 2008.
Arrivato sul palco del Comunale, dopo una tournée in giro per l’Italia, «Figaro il Barbiere» non è soltanto un panegirico sull’opera, ma anche e soprattutto «un tentativo di avvicinare i più giovani alla musica colta o, comunque, tutti coloro che siano abituati a pensarla come una roba noiosa - dice Elio - quando invece, se ci pensiamo bene, le musiche più belle rimangono forse proprio quelle del passato». E, non a caso, nell’ultimo disco «Gattini» diverse canzoni dal repertorio delle Storie Tese sono riarrangiate con l’orchestra, sintomo anche questo, probabilmente, dell’interesse per una certa dimensione musicale. Per quanto riguarda poi la performance in questione, è accompagnato da tre valenti esecutori, quali Roberto Fabbriciani, flautista rinomato a livello internazionale (che firma per altro l’ideazione stessa dello spettacolo), Fabio Battistelli al clarinetto e Massimiliano Damerini al pianoforte, in veste di clienti per il “coiffeur” sul palco. Così nella sua arguta e istrionica perorazione Elio è un barbiere che ha per idolo, manco a dirlo, il Figaro rossiniano, questa “mitica” figura vista quasi come superstar, a cui pure Mozart e Paisiello dedicarono alcune opere. Fra battute, sketch e spiegazioni umoristiche, sono poi descritti uno a uno i personaggi del «Barbiere di Siviglia», man mano che si espone la trama; mentre alcune delle arie più celebri vengono eseguite o solo strumentalmente o assieme alla voce di Elio che, in quanto a verve e capacità canore, si rivela un ottimo basso/baritono da commedia buffa.