Primo maggio. I preparativi dell'Arciconfraternita e del Comune in vista della sagra
La vestizione a Stampace, l'ornamento e l'intronizzazione
Giovedì e venerdì le due cerimonie che precedono la processione religiosa del martire.
Sant'Efisio è alle porte e questa è la settimana più impegnativa sul fronte dei preparativi per la processione del primo maggio. Ogni piccolo dettaglio viene curato alla perfezione, anche in questa 354ma edizione, che ancora una volta vede all'opera l'Arciconfraternita del Gonfalone (che per tutto l'anno custodisce il santo nella storica chiesetta di Stampace, commemorandolo già il 15 gennaio e il lunedì di Pasquetta) e il Comune di Cagliari per una delle feste più sentite e partecipate dai sardi, devoti al santo che salvò il capoluogo dalla peste.
PROSSIMI RITI Svolte le due cerimonie per la consegna della bandiera ai miliziani e al Terzo guardiano (il 25 aprile) i preparativi religiosi, gestiti dall'Arciconfraternita, entrano nel vivo con la vestizione del santo, cerimonia che si svolgerà dopodomani alle 18 nella chiesa di Sant'Efisio. Saranno le donne a rivestire il simulacro con gli abiti di gala, sotto la guida della priora Giovanna Paci. «È un momento di grande partecipazione per i fedeli cagliaritani», dice il presidente dell'Arciconfraternita Fabrizio Pau. Si recita il rosario mentre le consorelle cominciano a preparare il santo, lo lavano e lo idratano con una crema. Il giorno dopo (30 aprile), alle 10, in piazza Sant'Efisio si procederà con l'ornamento della statua e l'aggiunta dei gioielli in oro offerti come ex-voto. Alle 12 il rito dell'intronizzazione e la messa celebrata da don Luciano Pani, parroco di Sant'Anna: il presidente dell'Arciconfraternita Fabrizio Pau e il Terzo Guardiano Gino Pinna depongono il simulacro del santo all'interno del cocchio, nella tarda serata (alle 19) la “solenne pontificale” officiata da monsignor Tarcisio Pillola e alle 21 la veglia di preghiera, ultimo atto preparatorio prima della processione.
PRIMO MAGGIO La mattina di sabato, primo maggio, “Su Corradori” addobba i buoi che dovranno trasportare il cocchio fino a Nora, luogo del martirio (dove il santo arriverà il 2 maggio). Poi (ore 10) il Terzo Guardiano si reca, accompagnato da “Sa Guardianìa”, in Comune dove lo attende l'Alter Nos che, scortato dai due valletti in uniforme di gala e mazza, sarà accompagnato nella chiesa di Stampace dove verrà celebrata la messa delle 11 (ce n'è una ogni ora a partire dalle 7.15). A mezzogiorno inizia la processione per le vie del centro storico. Alle 15 il santo arriva a Giorgino, da lì il viaggio continua sino a Sarroch e nei giorni successivi sino a Nora e Pula, da dove il santo riparte il 4 maggio per ritornare in città. “Regista” del corteo è anche quest'anno Ottavio Nieddu che, nella veste di direttore artistico, ne ha curato la coreografia puntando su “giochi di contrasto” nell'abbigliamento popolare religioso di ciascun paese: il risultato sarà una piacevole varietà di costumi e tradizioni, una galleria di immagini e colori studiata per stupire il visitatore, senza mai annoiarlo. «Sempre di più si sta cercando di riportare la festa alla sua naturale essenza - spiega Nieddu - via dunque gli elementi folcloristici che vanno bene per altre rappresentazioni, l'obiettivo è restituire al visitatore una festa più orientata a sentimenti di fede, come vuole la vera tradizione della nostra Sardegna».
SA DIE DE SA SARDIGNA Si aprono oggi le celebrazioni per Sa Die de Sa Sardigna con una manifestazione narrativo musicale, organizzata dalla Regione per le scuole secondarie (Conservatorio, ore 10.30). Domani è invece in programma Sa Die de Sa Sardigna a cavallo, manifestazione di cavalli e cavalieri in festa, ospitata dalle 16 alle 19.30 all'ippodromo del Poetto. Alle 21 la Festa popolare, col tradizionale concerto in piazza del Carmine. (c.ra.)
27/04/2010