Rassegna Stampa

Il Sardegna

Fine dell' odissea per i precari dentro la tenda

Fonte: Il Sardegna
26 aprile 2010

Piccola città

Dopo nove mesi di lotta, i lavoratori senza lavoro di via Roma, quelli della tenda montata sul marciapiede, insomma, smonteranno l’accampamento e andranno a fare i custodi e gli operai. A partire da quando non si sa, per quanto tempo nemmeno. Questione di giorni, ha annunciato loro, venerdì notte, il sindaco Floris accompagnato dall’assessore alle Politiche sociali. Questione di giorni e saranno chiamati a svolgere una mansione per la collettività e avranno finalmente uno stipendio. Che per qualcuno di loro significa la possibilità della pensione, tra qualche anno. Non è la stabilizzazione, certo, quella che ha portato tre anni fa 149 famiglie cagliaritane a sorridere: è il minimo indispensabile per tirare a campare ma è comunque molto meglio di nulla. Ora il problema, di Cagliari e non solo, sono gli altri: gli esclusi da qualunque beneficio anche se dovessero occupare il Palazzo dell’Onu. Il problema ce l’ha Giorgio, fabbro, che pure lavora come dipendente ma da separato ogni mese lascia metà stipendio alla famiglia e intanto vive ospite di parenti. Il problema è quello di Marcella, che fa la donna delle pulizie in nero e non trova un cristiano disposto ad affittarle una casa più decente del bivano umido dove abita, dalle parti di piazza Repubblica. Per Giorgio, Marcella e per altri ci sono i servizi sociali. Ma i soldi non bastano per tutti. Non resta che inventare con pazienza, senza divisioni sciocche e in fretta una città nuova, dove ci sia lavoro garantito. Dove i servizi sociali si attivano soltanto per l’emergenza. *Giornalista