Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tra angeli e frigoriferi, quella volta che Cagliari ci ha fatto innamorare

Fonte: L'Unione Sarda
26 aprile 2010

Liceo Fois, un corto under 18

Tre intense giornate per tradurre con parole, gesti ed emozioni, un copione incentrato sul tema dell'amore, filo conduttore del cortometraggio girato i giorni scorsi a Cagliari dagli studenti del liceo artistico Foiso Fois. Trenta ragazzi impegnati in una storia dal contorno surreale, firmata da quattro sceneggiatori under 18: Stefano Cau, Paola Giuntini, Valentina Siddi, Augusto Murgia.
«Abbiamo dato sfogo alla creatività, anche se alcuni spunti appartengono al nostro vissuto», spiega Cau, durante la pausa di alcune riprese effettuate a Castello in via La Marmora nella scuola dell'associazione Tango Sardegna. «Il protagonista è un ragazzo disilluso e disinteressato a una realtà in cui non trova stimoli, che si trova a fare i conti con una madre sempre via di casa, presente, si fa per dire, solo attraverso dei biglietti che ogni giorno fa trovare sopra il frigorifero. Durante la ricerca della mamma, si imbatte in un angelo aspirante cupido che gli farà incontrare la ragazza della quale si innamorerà».
In Sardegna, la sceneggiatura degli studenti del liceo Fois, l'ha spuntata su quella di altri 12 concorrenti provenienti da tutte le scuole dell'Isola. «I ragazzi hanno partecipato a un concorso nazionale inserito nel Giffoni Festival», spiega Patrizia Grasso, architetto, insegnante di discipline geometriche che, insieme al collega di discipline plastiche, Domenico Di Caterino, ha effettuato una prima selezione indicando agli organizzatori della rassegna, gli studenti più adatti a prendere parte alla produzione.
Un cortometraggio diretto da Antonio Giudici, 25 anni, campano, entusiasta del clima trovato in città e dell'impegno profuso dai giovani partner. «Stando con loro ho visto come la passione porti avanti le idee e come le idee siano sostenute dalle passioni. Sono stati molto bravi e meticolosi. L'idea espressa nella sceneggiatura, che io ho riadattato in minima parte, era interessante e piena di ironia. Tra l'altro, l'immagine della città è venuta fuori bene. Abbiamo girato ai Giardini Pubblici, nella galleria Comunale d'Arte e a Castello. L'ambiente scenico è stato il costruito, ciò che appartiene alla memoria storica dei cagliaritani»A. L'opera parteciperà a numerosi concorsi nazionali e internazionali.
CARLO ARGIOLAS

26/04/2010