Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Pdl, Massidda propone il «modello Vendola»

Fonte: La Nuova Sardegna
26 aprile 2010

Verso le elezioni. Coalizioni in balia delle correnti


CAGLIARI. Le due coalizioni sono stretta nella morsa delle correnti interne. Nel Centrodestra e nel Centrosinistra, nonostante i propositi più volte manifestati, sono saltati i rispettivi «tavoli» regionali. Casi emblematici a Cagliari per il Pdl e a Nuoro per il Pd.
«Le correnti sono un cancro», ha affermato Berlusconi durante lo scontro con Fini. Ma intanto a Cagliari, per le provinciali, sulla candidatura di Piergiorgio Massidda, benedetta dallo stesso Berlusconi, ha prevalso quella portata dalla corrente di Salvatore Cicu: «Non ho nulla contro Farris», ripete Massidda, «ma non posso più tirami indietro. Su Facebook ho ricevuto quattromila messaggi di sostenitori». La decisione viene dal livello provinciale del Pdl e Massidda, in campo con Berlusconi sin dal 1994, non riesce a capacitarsi di dover lasciare la strada a favore di Giuseppe Farris, meno conosciuto a Cagliari e, tra l’altro, nemmeno iscritto al Pdl. Giorgio Oppi (Udc), grande navigatore nei periodi elettorali ritiene che si debba tornare «al tavolo regionale» perché «senza un accordo politico avremo un proliferare di candidati».
Cosa è cambiato dopo l’investitura di Berlusconi a Massidda? Ha giocato il risultato elettorale alle recenti amministrative nazionali e, di riflesso, l’incertezza del Centrosinistra sulla candidatura di Milia. E c’è la fiducia degli apparati perché in questa occasione l’elettore non potrà disporre del voto disgiunto che avrebbe favorito il candidato più conosciuto.
Massidda, però, una volta tanto guarda a un esempio che viene dalla sinistra: «Il caso Vendola insegna che la gente vota col cuore». Nel comitato provinciale qualcuno cita un aneddoto un po’ irriverente: «La vicenda di Massidda ricorda quella della ballerina che doveva essere presa in un locale. La fanno spogliare e, quando è nuda, dicono: non va bene, ha il naso storto». Una vicenda che, negli ultimi giorni, si è tinta di giallo: «Dal mio studio», afferma Massidda, «mi hanno rubato un computer. Dentro c’era il programma e l’indirizzario dei quattromila sostenitori che hanno inviato il messaggio su Facebook. Fatto strano: lì vicino c’erano due telecamere che non sono state rubate»...
La tensione nel Pdl è altissima in tutte le province. Se in Gallura è in prima fila Francesco Sanciu, nell’Oristanese i giochi sono aperti: in campo l’uscente Pasquale Onida ma anche l’outsider Massimiliano De Seneen. E, a proposito di correnti, quattro consiglieri comunali eletti nelle liste di An a Oristano, hanno spiegato che «Alleanza nazionale non esiste più ma nella quota del 30 per cento che le viene riconosciuta all’interno del Pdl ci siamo anche noi». Per la Provincia di Sassari incertezza massima: Alessandra Giudici potrebbe vedersela con il sindaco di Alghero Marco Tedde. I Centristi scommettono sull’Ogliastra dove il Psd’Az potrebbe avere un suo candidato. Il «tavolo provinciale» aperto dal Centrodestra nel Nuorese potrebbe chiudere l’accordo su Mirco Murgia, assessore nel Comune di Posada.
Ci sarà ancora il tempo per dirimere le questioni aperte al tavolo regionale, come chiede Giorgio Oppi? Il Centrodestra aveva acquisito sulla carta un vantaggio nel momento in cui era riuscito a ricompattare la maggioranza regionale, dopo aver incassato il consenso di Psd’Az e Udc; un vantaggio che può essere annullato. Da quando il coordinatore del Pdl, Mariano Delogu, ha abbandonato il tavolo regionale, c’è qualcuno che si aspetta (o auspica) una presa di posizione diretta da parte di Berlusconi. Ma il tempo stringe: le liste devono essere depositate entro il prossimo 30 aprile.