Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

All’ippodromo del Poetto l’ultima attrazione: il ritorno del palio dei quartieri

Fonte: La Nuova Sardegna
21 aprile 2010

MERCOLEDÌ, 21 APRILE 2010

Pagina 1 - Cagliari

«Sant’Efisio sarà un acchiappa-turisti»

L’assessore annuncia tra gli ospiti il bel mondo dello spettacolo

MARIO GIRAU

CAGLIARI. La sfilata di Sant’Efisio, che come al solito sarà spettacolare, 23 traccas, 2419 costumi a piedi e 270 cavalieri, avrà un contorno eccezionale: il “Palio di Cagliari”. È la giostra ippica che domenica 2 maggio richiamerà turisti e cagliaritani sul Lungomare Poetto. per un giorno trasformato in Piazza del Campo.
Quest’anno niente “carosello” dei carabinieri a cavallo e teste coronate, nel programma della settimana efisiana. Solamente divi dello spettacolo e della televisione. I nomi? Ancora top secret, ben chiusi nell’agenda dell’assessore al turismo Gianni Giagoni, regista del calendimaggio cagliaritano.
«Vogliamo istituzionalizzare il palio di sant’Efisio - dice l’assessore - perché è un richiamo importante che coinvolge non solo gli ospiti sardi e italiani, ma anche i turisti europei».
- Sarà un palio tra regioni, quartieri e paesi, o una gara ippica e basta.
«Vogliamo abbinare cavalli e fantini con i rioni cagliaritani, in un palio che vorremmo riproporre tutti gli anni perché nella nostra isola il mondo del cavallo non è solamente un fatto sportivo, ma appartiene alla cultura sarda».
- La settimana di sant’Efisio è la porta turistica cagliaritana. Quali sono le attese?
«Cagliari vuole un turismo che non sia circoscritto a un sola stagione dell’anno. Lavoriamo da tempo, per proiettare la città al centro di un flusso turistico che dall’Europa si sposti verso la Sardegna. I dati ci fanno ben sperare anche per il 2010, purtroppo la crisi economica inciderà ancora sulle scelte di turisti e viaggiatori. Se l’anno scorso abbiamo avuto un incremento del 30 per cento nelle presenze, nel 2010 pensiamo di attestarci intorno al 20».
- Che cosa ha fatto il Comune per richiamare i turisti a Cagliari il Primo maggio.
«Siamo andati nelle città europee collegate con i voli low coast e lì abbiamo pubblicizzato le bellezze di Karalis e delle sue feste, a cominciare proprio da sant’Efisio».
- Quali sono stati i risultati della campagna di promozione?
«Diversi tour operators hanno attivato importanti linee di flussi. Ospiteremo per una settima 110 operatori a caratura mondiale, che verranno a vedere la nostra festa per eccellenza».
- L’anno scorso gli ospiti di riguardo sono stati i duchi di Kent. Quest’anno niente teste coronate, ma personaggi dello spettacolo. Quali?
«Niente nomi, per adesso. Voglio lasciare un margine di incertezza. Da qualche anno lavoriamo per favorire la partecipazione di persone dalla grande visibilità mediatica. A maggio raccoglieremo i frutti».
- La città è pronta ad accogliere i turisti?
«L’amministrazione vuol far conoscere sempre più Cagliari in Europa. Non è semplice. Questo lavoro richiede grande disponibilità finanziaria e un impegno notevole nel marketing. È ovvio che la città deve essere aperta, pronta a ricevere il turista. Per quanto riguarda la cultura se ne occupa molto bene l’assessore Giorgio Pellegrini».
- E il commercio?
«Se il buon padre di famiglia, che deve far quadrare i conti, decide di non aprire il negozio, nessuno lo potrà obbligare, né gli si possono chiedere sacrifici economici».
- Quanto costerà il maggio cagliaritano?
«Noi riceviamo un contributo di trecentomila euro dalla Regione. Altri trecentomila sono stanziati direttamente dal Comune attraverso il bilancio. Tranquilli, sono soldi spesi bene».