Rassegna Stampa

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Legambiente: salvare Tuvixeddu dal cemento

Fonte: web SardegnaOggi.it
19 aprile 2010

venerdì, 16 aprile 2010


Tuvixeddu e Tuvummannu parco archeologico paesaggistico, contro l’avanzare della cementificazione
Legambiente e parlamentari insieme per illustrare una proposta, ideata dall’Osservatorio parlamentare, per la salvaguardia dei siti di interesse storico.

CAGLIARI -Tuvixeddu, un colle da salvare. Questo il motto che capeggia da tempo, sottoforma di iniziative promosse da Legambiente Sardegna, per riconoscere dignità a un sito archeologico che rappresenta la più ampia necropoli fenicio-punica del Mediterraneo. Un prezioso gioiello che non è stato preservato dalla cementificazione.

Oggetto di discussione della conferenza stampa tenuta oggi nella terrazza panoramica di Tuvumannu è stato quello di illustrare iniziative concrete per sensibilizzare l’attenzione pubblica e, in particolar modo, le istituzioni, sui rischi di un ulteriore degrado del sito. Presenti all’incontro, assieme al Presidente Legambiente Sardegna Vincenzo Tiana e Antonio Corona, membro del direttivo regionale, il parlamentare Sen. Roberto Della Seta, l’On. Amalia Schirru e il consigliere regionale Pd Chicco Porcu.
“Abbiamo chiesto ai parlamentari un’ulteriore iniziativa di sollecitazione. Tuvixeddu e Tuvummannu sono un caso nazionale – ha sottolineato Antonio Corona – perché, in base al nuovo piano paesaggistico della Sardegna, hanno tutte le caratteristiche per essere riconosciute beni paesaggistici”. Tra le concause che potrebbero spiegare il degrado dei siti, ci sarebbe, da parte del territorio, una mancata consapevolezza di ospitare un tesoro di importanza internazionale. Questa l’ipotesi avanzata dal Sen. Della Seta che afferma: “Siamo a un bivio. La salvezza dell’area non può essere affidata solo alle magistrature. Chi ha responsabilità del governo del territorio faccia un passo avanti”.

Da qui la proposta di dare vita a un parco archeologico paesaggistico, in modo da garantire la tutela di un’area che, partendo da S. Avendrace, si estende sino a Is Mirrionis, comprendendo Is Maglias. L’importanza di tale zona è stata dimostrata, anche in tempi recenti, da ritrovamenti di numerosi reperti archeologici di particolare valore. “Abbiamo chiesto un incontro con il Presidente Cappellacci per prendere atto della volontà del Consiglio Regionale di predisporre una proposta di legge e per far si che da quell’Ordine del giorno scaturisca un impegno concreto che veda la responsabilità diretta, non solo della Regione, ma del Ministero dei Beni Culturali”.

L’intento di trovare soluzioni immediate è stato sottolineato anche dal consigliere Pd Chicco Porcu, che ha affermato: “Abbiamo cercato di vedere se, al di là degli schieramenti, fosse possibile trovare un punto d’accordo. Abbiamo la responsabilità di fare proposte che possono camminare. Non possiamo lasciare questa zona nell’indeterminatezza e nell’incuria”.

Alice Pisu